Maturità: vince l’interpretazione ma Giorgio Caproni non convince

Maturità: vince l’interpretazione ma Giorgio Caproni non convince
Pubblicato:

NOVARA - Dopo grande attesa e altrettanta tensione, finalmente, ieri, mercoledì 21 giugno, anche gli studenti novaresi di 5ª, per l’esattezza 2.478 ragazzi, hanno affrontato l’ostacolo iniziale della maturità, ovvero la prima prova con il tema di italiano. Noi ci siamo messi sulle loro “tracce”, senza la “i”, e abbiamo chiesto ai superstiti come avessero affrontato quelle proposte dal Miur. Volti stanchi, stravolti dal caldo e dalla fatica ma, dopo la fine della prima prova, almeno un po’ più vicini alla “libertà”.
Ora diamo la parola a loro. Fuori dal cancello dell’Istituto tecnico “Fauser” Federico Bobbio ci ha raccontato di aver scelto la tipologia “D” per approfondire «la robotica dal punto di vista del lavoro e anche umanamente». Anche sulle altre tracce è positivo: «Le ho trovate più interessanti di quelle degli altri anni, anche se forse si esaurivano già nel titolo, rendendo più difficile la loro stesura». Riccardo Bello, della stessa scuola, ha invece scelto la traccia di ambito storico-sociale sul miracolo economico degli anni ’50 e ’60. Ed è particolarmente soddisfatto: Diciamo che è andata bene: ho portato lo stesso argomento nella mia tesina!».
lasciato il “Fauser”, ci siamo spostati  al Liceo scientifico “Antonelli”. Luca Mazza di VF ha scelto l’ambito artistico e letterario, anche se l’anno prossimo studierà informatica. Gli chiediamo come è andata e cosa si aspetta da questi esami: «Bene, spero…almeno l’ho fatto. Sinceramente voglio diplomarmi e basta, proprio per poter guardare avanti». Nel frattempo esce dalla scuola anche Mattia Fusetti di VC, che si è cimentato in un saggio breve sulla robotica applicata all’economia che ha definito la sua prova «tutto abbastanza bene e per me anche interessante». Federica Arestia, classe VF, ha invece preferito la traccia di arte e letteratura perché le ha permesso di esprimere la sua passione per la musica. Però ci confida: «Le tracce in generale erano un po’ “noiosette”». Anche il suo compagno di classe Christian Pascolutti le ha trovate «non particolarmente interessanti». Gli abbiamo anche chiesto cosa abbia deciso di fare in futuro e ci risponde in due parole, sintetiche ma chiare: «Lettere e teatro». A completare il trio Daniele Crespi di VH, che ha scelto la traccia di ambito storico-politico e che conferma il giudizio degli amici.
Per tutti ora la concentrazione è rivolta alla seconda prova scritta di oggi diversa per ogni istituto, alla terza prova di lunedì e poi gli orali. In bocca al lupo a tutti!
Beatrice Forlini 
Maria Teresa Gagliano 
pagina a cura di Clarissa Brusati

Leggi tutto il servizio sul Corriere di Novara di giovedì 22 giugno 2017 


NOVARA - Dopo grande attesa e altrettanta tensione, finalmente, ieri, mercoledì 21 giugno, anche gli studenti novaresi di 5ª, per l’esattezza 2.478 ragazzi, hanno affrontato l’ostacolo iniziale della maturità, ovvero la prima prova con il tema di italiano. Noi ci siamo messi sulle loro “tracce”, senza la “i”, e abbiamo chiesto ai superstiti come avessero affrontato quelle proposte dal Miur. Volti stanchi, stravolti dal caldo e dalla fatica ma, dopo la fine della prima prova, almeno un po’ più vicini alla “libertà”.
Ora diamo la parola a loro. Fuori dal cancello dell’Istituto tecnico “Fauser” Federico Bobbio ci ha raccontato di aver scelto la tipologia “D” per approfondire «la robotica dal punto di vista del lavoro e anche umanamente». Anche sulle altre tracce è positivo: «Le ho trovate più interessanti di quelle degli altri anni, anche se forse si esaurivano già nel titolo, rendendo più difficile la loro stesura». Riccardo Bello, della stessa scuola, ha invece scelto la traccia di ambito storico-sociale sul miracolo economico degli anni ’50 e ’60. Ed è particolarmente soddisfatto: Diciamo che è andata bene: ho portato lo stesso argomento nella mia tesina!».
lasciato il “Fauser”, ci siamo spostati  al Liceo scientifico “Antonelli”. Luca Mazza di VF ha scelto l’ambito artistico e letterario, anche se l’anno prossimo studierà informatica. Gli chiediamo come è andata e cosa si aspetta da questi esami: «Bene, spero…almeno l’ho fatto. Sinceramente voglio diplomarmi e basta, proprio per poter guardare avanti». Nel frattempo esce dalla scuola anche Mattia Fusetti di VC, che si è cimentato in un saggio breve sulla robotica applicata all’economia che ha definito la sua prova «tutto abbastanza bene e per me anche interessante». Federica Arestia, classe VF, ha invece preferito la traccia di arte e letteratura perché le ha permesso di esprimere la sua passione per la musica. Però ci confida: «Le tracce in generale erano un po’ “noiosette”». Anche il suo compagno di classe Christian Pascolutti le ha trovate «non particolarmente interessanti». Gli abbiamo anche chiesto cosa abbia deciso di fare in futuro e ci risponde in due parole, sintetiche ma chiare: «Lettere e teatro». A completare il trio Daniele Crespi di VH, che ha scelto la traccia di ambito storico-politico e che conferma il giudizio degli amici.
Per tutti ora la concentrazione è rivolta alla seconda prova scritta di oggi diversa per ogni istituto, alla terza prova di lunedì e poi gli orali. In bocca al lupo a tutti!
Beatrice Forlini 
Maria Teresa Gagliano 
pagina a cura di Clarissa Brusati

Leggi tutto il servizio sul Corriere di Novara di giovedì 22 giugno 2017 


Seguici sui nostri canali