Mense scolastiche in piazza: non possiamo lavorare così

Al centro della polemica l'azienda Dussmann che ha in appalto le mense scolastiche del novarese

Mense scolastiche in piazza: non possiamo lavorare così
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Mense scolastiche in piazza: non possiamo lavorare così.

Mense scolastiche

Si è ritrovato a scendere in piazza il personale delle mense scolastiche di Novara. Mercoledì mattina si sono radunati davanti al Comune di Novara insieme al funzionario della Cisl Mattia Rago, che ha fatto da portavoce "siamo qui perchè abbiamo segnalato problematiche come tubi di gas che perdono, materiale insufficiente, mancanza di dispositivi di protezione. All'inizio siamo stati ignorati, quindi abbiamo esposto il problema pubblicamente e finalmente qualcosa si è mosso". I problemi segnalati sono in effetti molti, come racconta un'impiegata "abbiamo poco materiale che ci costringe a far mangiare di fretta i bambini per avere il tempo di lavare tutto e riutilizzarlo per il secondo turno" e un'altra "mi hanno diminuito le ore di servizio, ma questo significherebbe lasciare il lavoro a metà e non posso abbandonare i bambini. Scelgo di regalare ore alla scuola, ma lo faccio solo per i bambini, in realtà non mi pagano" e ancora "le buste paga vengono sbagliate, ci dicono che non hanno la documentazione quando lo facciamo notare" fino addirittura a segnalare problemi molto gravi come "abbiamo avuto un tubo di gas che perdeva, lo abbiamo fatto notare ma non siamo stati presi in considerazione. Ho scelto di chiamare i vigili e sono anche stata ripresa perchè non ho agito come avrei dovuto" e infine "le porzioni di cibo che ci arrivano non sono sufficienti, non ho altro da dare ai bambini se chiedono il bis o se per sbaglio fanno cadere la propria porzione a terra". Eppure il personale ci fa notare che l'Asl esegue verifiche periodicamente e sempre periodicamente verbalizza i danni, ma neanche in questo caso la Dussmann si è mai mossa. Presente durante la manifestazione del personale anche l'assessore Valentina Graziosi, che si è resa disponibile per mettersi in contatto con l'azienda che sta creando così tanto scompiglio mettendo a rischio lavoratori e bambini. "Speriamo di ottenere un dialogo produttivo e positivo" ha concluso Mattia Rago.

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