Messaggi con il "conto alla rovescia": in carcere stalker 49enne VIDEO
La vittima, una trentenne, aveva dovuto cambiare anche abitazione
Messaggi con il "conto alla rovescia"
Aveva ricevuto un ammonimento dal questore, primo strumento preventivo per la lotta al reato di stalking, ma un 49enne di Novara non ha desistito continuando ad inviare messaggi offensivi e minacciosi a una donna di 31 anni, finendo poi arrestato. L'invio dei messaggi negli ultimi tempi era avvenuto con una sorta di "conto alla rovescia" tanto da dare il nome di operazione "Countdown" all'attività della Divisione Anticrimine della Questura novarese, che ha portato all’applicazione della misura cautelare della custodia in carcere dell'uomo. L’attività persecutoria aveva già portato nelle scorso mese di settembre all’adozione del provvedimento di ammonimento. Il 49enne, cittadino italiano come la donna e residente come lei a Novara disattendeva però l’applicazione del provvedimento proseguendo nella propria condotta e per tale motivo veniva denunciato in stato di libertà per atti persecutori. Dopo una fase iniziale di allentamento della pressione, la situazione con il tempo è andata peggiorando, nonostante i ripetuti inviti della donna a lasciarla stare, inviti ai quali, l'uomo, incurante, delle conseguenze del proprio comportamento, continuava a rispondere sia opponendo la propria presenza fisica, sia attuando un ossessivo invio di messaggi offensivi e minacciosi, accrescendo nella vittima una sindrome ansiosa e il timore per la propria incolumità al punto di costringerla a trasformare le proprie abitudini di vita sino a dover cambiare la propria abitazione , con esito vano in quanto l’uomo era giunto a conoscenza anche dell’ubicazione del nuovo appartamento.
Il questore: "è fondamentale l'importanza da parte delle vittime di farsi coraggio e denunciare tali 'odiosi' reati"
Secondo quanto reso noto in una conferenza stampa svoltasi questa mattina in questura a Novara, tenuta dal procuratore capo Marlinda Mineccia e dal questore Rosanna Lavezzaro "l'autorità giudiziaria e la Polizia di Stato, hanno ricostruito la condotta reiterata da parte dell’uomo che ossessionava la giovane donna in particolare con appostamenti sotto la propria abitazione e nei luoghi pubblici frequentati dalla medesima, nonché con messaggi minacciosi ed offensivi inviati attraverso servizi di messaggistica, al fine di ottenere dalla vittima il consenso ad intraprendere una relazione sentimentale, nonostante i continui dinieghi opposti dalla parte offesa e gli inviti ed ammonimenti a lasciarla in pace". Grazie alle indagini "In breve tempo sono stati acquisiti elementi e testimonianze che hanno evidenziato come l’uomo, in passato già amico della vittima, manifestasse una morbosa gelosia e una distorta percezione del rapporto con la predetta, avanzando su di essa la pretesa di ottenere rapporti sessuali, incurante dei continui rifiuti, che portarono dapprima ad interrompere l’amicizia e a farsi allontanare dalla persona offesa e quindi ad interrompere ogni rapporto tra i due". Un "escalation" di condotte moleste, che sono culminate con una sorta di countdown che l’indagato "ha attivato negli scorsi giorni attraverso criptici messaggi di testo, di fatto sibillini e minatori, inviati attraverso l’utenza cellulare, riconducibili a quella che, secondo la sua distorta visione del rapporto tra i due, era la data dell’anniversario in cui era stato allontanato dalla donna, che hanno fatto temere seriamente per l’incolumità della vittima". Alla luce di questo conteggio alla rovescia per "il grado di potenziale pericolosità dell’autore" è stato richiesto ed eseguito il provvedimento di custodia cautelare in carcere. Il questore ha ricordato "al fondamentale importanza da parte delle vittime di farsi coraggio e denunciare tali 'odiosi' reati affinché possa emergere tutto il sommerso e consentire agli organi competenti di intervenire ed intraprendere azioni efficaci atte a far cessare tali condotte".
m.d.