Minaccia alcuni passanti con la pistola

Minaccia alcuni passanti con la pistola
Pubblicato:

NOVARA, Tutto era successo nella prima settimana dello scorso mese di settembre. I Carabinieri erano dovuti intervenire nella zona di via Case Sparse, nel quartiere Sant’Antonio, a Novara. Da qui, infatti, era giunta la segnalazione di un uomo che, armato di pistola, aveva da poco minacciato lungo la strada alcuni passanti. I militari giunti sul posto avevano subito rintracciato l’uomo, residente non distante dai fatti e avevano sottoposto a controllo l’abitazione. All’interno della casa, una cascina, i Carabinieri avevano rinvenuto una serie di armi.

Ora l’uomo, D.C. di 49 anni, difeso dall’avvocato Giulia Ruggerone, si trova a sostenere il processo per direttissima, in Tribunale a Novara, con le accuse di porto illegale di arma in luogo pubblico, violenza privata e minacce. I militari avevano trovato nella sua abitazione una pistola Beretta 7,65, alcuni fucili e sette proiettili, che avevano sequestrato. In aula ha parlato la vittima dell’episodio: «Mi stavo recando al lavoro – ha raccontato – Era mattina. Poco prima della cascina dell’imputato c’è una curva, che era bloccata da alcuni blocchi in cemento. Avevo bisogno di passare, ho così chiamato mio padre, affinché mi aiutasse a spostare l’ostacolo. Quando ci siamo messi, ho visto il vicino che ci puntava la pistola e gridandoci parolacce diceva che non potevamo passare». L’imputato sostiene altro e rigetta gli addebiti. Alla prossima udienza, fissata alle 10 di mercoledì 2 novembre, saranno ascoltati i testi della difesa.

mo.c.

NOVARA, Tutto era successo nella prima settimana dello scorso mese di settembre. I Carabinieri erano dovuti intervenire nella zona di via Case Sparse, nel quartiere Sant’Antonio, a Novara. Da qui, infatti, era giunta la segnalazione di un uomo che, armato di pistola, aveva da poco minacciato lungo la strada alcuni passanti. I militari giunti sul posto avevano subito rintracciato l’uomo, residente non distante dai fatti e avevano sottoposto a controllo l’abitazione. All’interno della casa, una cascina, i Carabinieri avevano rinvenuto una serie di armi.

Ora l’uomo, D.C. di 49 anni, difeso dall’avvocato Giulia Ruggerone, si trova a sostenere il processo per direttissima, in Tribunale a Novara, con le accuse di porto illegale di arma in luogo pubblico, violenza privata e minacce. I militari avevano trovato nella sua abitazione una pistola Beretta 7,65, alcuni fucili e sette proiettili, che avevano sequestrato. In aula ha parlato la vittima dell’episodio: «Mi stavo recando al lavoro – ha raccontato – Era mattina. Poco prima della cascina dell’imputato c’è una curva, che era bloccata da alcuni blocchi in cemento. Avevo bisogno di passare, ho così chiamato mio padre, affinché mi aiutasse a spostare l’ostacolo. Quando ci siamo messi, ho visto il vicino che ci puntava la pistola e gridandoci parolacce diceva che non potevamo passare». L’imputato sostiene altro e rigetta gli addebiti. Alla prossima udienza, fissata alle 10 di mercoledì 2 novembre, saranno ascoltati i testi della difesa.

mo.c.


Seguici sui nostri canali