Morì in piscina a Trecate: ascoltata una delle amiche presenti quel giorno

Morì in piscina a Trecate: ascoltata una delle amiche presenti quel giorno
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NOVARA, Nuova udienza venerdì mattina, in Tribunale a Novara, per il processo per la morte di Miriam Mouihli, bimba marocchina di 11 anni residente a Trecate, che il 27 agosto 2012, poco prima delle 12, alla piscina comunale Acquapark di via Romentino a Trecate, si era tuffata in acqua, salvo poi non riemergere. Era morta una settimana dopo. Per quella vicenda si trova ora a processo, con rito ordinario, Roberto Travaglino, 50 anni, gestore della piscina, accusato di omicidio colposo e assistito dagli avvocati Roberto Rognoni e Rino Taddi. Il bagnino in servizio quel giorno, invece, Lorenzo Testa, 21 anni (difeso dall’avvocato Claudio Bossi), sta seguendo, sempre con la stessa accusa, il processo con rito abbreviato (prossima udienza il 23 novembre).In aula è stata ascoltata un’altra delle amiche presenti quel giorno in piscina. La ragazza ricorda poco di quel giorno e, più volte, avvocati e pm hanno dovuto insistere affinché ricordasse meglio gli avvenimenti di quella giornata. L’udienza è stata aggiornata al 19 gennaio, quando ci sarà la discussione e probabilmente la sentenza.mo.c.

NOVARA, Nuova udienza venerdì mattina, in Tribunale a Novara, per il processo per la morte di Miriam Mouihli, bimba marocchina di 11 anni residente a Trecate, che il 27 agosto 2012, poco prima delle 12, alla piscina comunale Acquapark di via Romentino a Trecate, si era tuffata in acqua, salvo poi non riemergere. Era morta una settimana dopo. Per quella vicenda si trova ora a processo, con rito ordinario, Roberto Travaglino, 50 anni, gestore della piscina, accusato di omicidio colposo e assistito dagli avvocati Roberto Rognoni e Rino Taddi. Il bagnino in servizio quel giorno, invece, Lorenzo Testa, 21 anni (difeso dall’avvocato Claudio Bossi), sta seguendo, sempre con la stessa accusa, il processo con rito abbreviato (prossima udienza il 23 novembre).In aula è stata ascoltata un’altra delle amiche presenti quel giorno in piscina. La ragazza ricorda poco di quel giorno e, più volte, avvocati e pm hanno dovuto insistere affinché ricordasse meglio gli avvenimenti di quella giornata. L’udienza è stata aggiornata al 19 gennaio, quando ci sarà la discussione e probabilmente la sentenza.mo.c.

 

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