Morte in piscina: il pm chiede un anno e mezzo per il gestore

Morte in piscina: il pm chiede un anno e mezzo per il gestore
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NOVARA, Un anno e sei mesi senza concessione delle attenuanti generiche. E’ quanto ha chiesto nella tarda mattinata di oggi, giovedì 19 gennaio, in Tribunale a Novara, il pm Nicola Serianni, nei confronti di Roberto Travaglino, 50 anni, gestore della piscina comunale Acquapark di Trecate in cui il 27 agosto del 2012 era morta una bimba marocchina di 11 anni, residente proprio nel comune dell’Ovest Ticino.

Ieri mercoledì, per la stessa vicenda, anche lui accusato di omicidio colposo, era stato condannato a 4 mesi pena sospesa il bagnino Lorenzo Testa ed erano stati trasmessi gli atti in Procura per procedere per omessa vigilanza nei confronti dei genitori. Per il giudice, infatti, la colpa c’è ma in concorso con i genitori, che non avevano vigilato sul tempo libero della figlia. Un processo, quello al bagnino (assistito dall’avvocato Claudio Bossi), che si è svolto con rito abbreviato.

Stamani, per il processo al gestore, dopo la requisitoria del pm, è intervenuto anche l’avvocato di parte civile, Daniela Fontaneto. L’udienza è stata quindi aggiornata all’8 marzo, quando interverrà la difesa dell’uomo, assistito dagli avvocati Roberto Rognoni e Rino Taddi.

mo.c.

NOVARA, Un anno e sei mesi senza concessione delle attenuanti generiche. E’ quanto ha chiesto nella tarda mattinata di oggi, giovedì 19 gennaio, in Tribunale a Novara, il pm Nicola Serianni, nei confronti di Roberto Travaglino, 50 anni, gestore della piscina comunale Acquapark di Trecate in cui il 27 agosto del 2012 era morta una bimba marocchina di 11 anni, residente proprio nel comune dell’Ovest Ticino.

Ieri mercoledì, per la stessa vicenda, anche lui accusato di omicidio colposo, era stato condannato a 4 mesi pena sospesa il bagnino Lorenzo Testa ed erano stati trasmessi gli atti in Procura per procedere per omessa vigilanza nei confronti dei genitori. Per il giudice, infatti, la colpa c’è ma in concorso con i genitori, che non avevano vigilato sul tempo libero della figlia. Un processo, quello al bagnino (assistito dall’avvocato Claudio Bossi), che si è svolto con rito abbreviato.

Stamani, per il processo al gestore, dopo la requisitoria del pm, è intervenuto anche l’avvocato di parte civile, Daniela Fontaneto. L’udienza è stata quindi aggiornata all’8 marzo, quando interverrà la difesa dell’uomo, assistito dagli avvocati Roberto Rognoni e Rino Taddi.

mo.c.

 


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