Negli anni Ottanta

Morto l’ex terrorista nero Concutelli: uccise due volte nel carcere di Novara

Nella struttura penitenziaria l'uomo, già condannato all’ergastolo per l’omicidio del giudice Vittorio Occorsio, aveva ucciso due persone

Morto l’ex terrorista nero Concutelli: uccise due volte nel carcere di Novara
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È morto a Roma, nella sua abitazione, Pierluigi Concutelli, a 79 anni, il terrorista nero condannato all'ergastolo per l'omicidio del giudice Occorsio. Era stato tra i capi di Ordine Nuovo prima di darsi alla lotta armata. Concutelli era malato da tempo: dopo aver trascorso quasi metà della sua vita in carcere, aveva avuto la sospensione condizionale della pena nel 2011 per motivi di salute.  E proprio il periodo vissuto in carcere lo lega dolorosamente alla città di Novara.

Foto dall'archivio del Corriere di Novara.

Due omicidi nel carcere di via Sforzesca

La morte di Pierluigi Concutelli, terrorista di estrema destra, ha fatto tornare alla mente per i novaresi più anziani due fatti di cronaca avvenuti nel carcere di via Sforzesca. Nella struttura penitenziaria di Novara, Concutelli, già condannato all’ergastolo per l’omicidio del giudice Vittorio Occorsio, aveva ucciso due persone a distanza di un anno dall’altro.

Durante l’ora d’aria il 13 aprile 1981, assieme a un altro terrorista di estrema destra, Mario Tuti, uccise Ermanno Buzzi, condannato in primo grado all'ergastolo per la strage di piazza della Loggia a Brescia, strangolandolo con un laccio da scarpe. Il 10 agosto 1982, sempre nel carcere di Novara, Concutelli strangolò Carmine Palladino, luogotenente di Stefano Delle Chiaie in Avanguardia Nazionale, arrestato nell'ambito dell'indagine per la strage alla stazione di Bologna.

L’omicidio di Ermanno Buzzi fu motivato, come scrisse il Corriere di Novara a seguito del processo svoltosi in tribunale di Novara, «perché era risultato essere confidente abituale dei Carabinieri». Pierluigi Concutelli e Mario Tuti si assunsero le responsabilità del fatto scagionando gli altri compagni presenti durante l’esecuzione.

Anche per Palaldino Concutelli si assunse le responsabilità. Anche in questo caso l’esecuzione fu motivata per una collaborazione della vittima con le Forze dell’ordine. Condannato complessivamente a tre ergastoli nel 2002, dopo 25 anni di reclusione, Concutelli ottenne la semilibertà. Nel 2011 la pena fu sospesa per gravi motivi di salute. Concutelli non si era mai pentito e non si era mai dissociato dalla lotta armata.

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