MoviePlanet arriva a Castelletto

La storica multisala cinematografica ha cambiato gestione.

MoviePlanet arriva a Castelletto
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MoviePlanet arriva a Castelletto. La storica multisala cinematografica ha cambiato gestione.

MoviePlanet arriva a Castelletto

Cambia gestione la multisala cinematografica “Metropolis” di Castelletto Ticino, una delle più grandi della zona con i suoi 1.800 posti suddivisi in dieci sale. Dopo quattro giorni di chiusura tecnica per il cambio gestione, le sale riaprono questa sera con la programmazione proposta da MoviePlanet. E’ infatti la società che già gestisce altre sette strutture (in Piemonte quelle di Bellinzago, Borgo Vercelli e Vercelli; in Lombardia: Parona Lomellina, San Giuliano Milanese, San Martino Siccomario e Cornate d’Adda), che si occuperà della gestione della struttura di Castelletto.

Cambio di gestione

«Siamo un gruppo giovane, nato nel 2002, in piena espansione; - commenta Michele Barone, responsabile del Circuito gruppo MoviePlanet - puntiamo ad allargare la nostra presenza nella zona di riferimento, tra Piemonte e Lombardia e da tempo monitoravamo la multisala “Metropolis”. Riteniamo sia una piazza ambita, dalle buone potenzialità. Il bacino di utenza non si sovrappone con altre nostre multisale: la più vicina è quella di Bellinzago». Ci saranno novità per il pubblico? «Non grandissime. Cercheremo di ampliare l’offerta, aprendo le sale anche il pomeriggio feriale e programmando più titoli possibile; cercheremo di non lasciare sale inattive. Anche il tradizione cineforum riprenderà come negli anni scorsi».

Tutto il personale mantenuto

Quindi conferme anche a livello occupazionale? «Certo, manteniamo tutto il personale». La presenza di MoviePlanet a Castelletto Ticino segue di poche settimane l’acquisizione della gestione di un’altra storica struttura, il Cinema Italia di Vercelli; tecnicamente una piccola multisala, con due schermi. «In questo caso andiamo ad integrare la programmazione della multisala di Borgo Vercelli con una offerta di film più particolari, a completare una offerta già molto varia» conclude Michele Barone.
Maurizio Massa

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