Nelle sue vene scorre la musica
Eros Curcio, 14enne di Cameri, è Campione mondiale di world student
A soli 14 anni è già Campione mondiale world student. Lui è Eros Curcio, di Cameri, e a solo 17 giorni veniva già sedotto dalla magia dell’organetto. Un giovane modesto e schivo, ma con grinta e le idee ben chiare.
Eros Curcio e l'organetto
Eros Curcio a solo 17 giorni veniva già sedotto dalla magia dell’organetto. Una passione che caratterizza il suo Dna, una preziosa eredità che gli arriva dal ramo materno della famiglia e che lui, prima come autodidatta e poi sotto alla guida di Alessandro Gaudio che ha creduto in lui, ha trasformato in una vera e propria arte. Le sue radici campane gli hanno trasmesso la grande passione per la fisarmonica diatonica - per i meno avvezzi al linguaggio degli strumenti musicali, l’organetto - che nella sua Sapri è cultura e tradizione. Nella terra sabauda non è così usuale, ma Eros ha saputo farsi notare: grinta, passione e dedizione lo hanno condotto per mano nell’Olimpo della musica trasformando il Talent camerese in un trampolino di lancio verso ampi orizzonti.
Grandi soddisfazioni dalla musica
I titoli e gli attestati conseguiti da Curcio costituiscono un lungo elenco che però fa abbassare timidamente gli occhi al giovane musicista che preferisce parlare abbracciando i suoi organetti regalando melodie classiche ed etniche piuttosto che vantarsi dei risultati conseguiti. Ma sarebbe fargli un torno glissando sulle esibizioni di Campi Bisenzio dove ha raggiunto il podio e, sempre nella patria della fisarmonica, Curcio ha da poco potuto appuntarsi al bavero il titolo di Campione del mondo world student: il 29 settembre nel concorso Ida piazzandosi al primo posto nella categoria e il giorno successivo distinguendosi al concorso Pif conquistando appunto la vetta che gli ha permesso di aggiudicarsi il premio più importante al mondo. Il suo nome era già brillato al Campionato mondiale della Slovenia, svoltosi nel 2019, dove gli è stata consegnata una targa oro.
Il segno di diventare maestro
«Per me è una grande passione e spero di raggiungere altri obiettivi - interviene il giovane - Il mio sogno è diventare un maestro e poter fare in modo che questa grande passione diventi professione. Al momento ho avuto modo di confrontarmi con concorsi e prove che hanno avuto protagonisti ragazzi provenienti da ogni angolo della Terra e questo è sempre un momento bello di confronto e di crescita». Poi il discorso vira sulle emozioni, sulle borse di studio e, con gli occhi lucidi, mostra i trofei e gli attestati, ma nonostante tutto hanno la meglio l’umiltà e la modestia di chi preferisce far parlare le note ai “pezzi di carta”. «Per me è emozione e amore - chiosa regalando un ampio sorriso - Ringrazio i miei docenti del Brera di Novara, il maestro Alessandro Gaudio e il direttore artistico dell’evento di Castelfidardo Antonio Spaccarotella. Un grazie speciale a mamma Anna Rita, a papà Nicola e a mia sorella Federica che hanno sempre creduto in me e mi sostengono in questo importante cammino». Le guance si arrossano un po’, lo sguardo si abbassa e imbraccia uno dei suoi organetti. Il silenzio lascia il posto alle note di un tango appassionato e ancora una volta la magia diventa realtà.