Polizia di Stato

Novara molesta titolare di bar e le incendia il locale con una bottiglia Molotov: arrestato

Si tratta di un uomo di 46 anni.

Novara molesta titolare di bar e le incendia il locale con una bottiglia Molotov: arrestato
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La Polizia di Stato di Novara ha tratto in arresto un uomo di 46 anni in seguito ad una attività di indagine iniziata dopo una forte esplosione che ha causato l’incendio di una serranda di un bar di corso Trieste.

Le indagini

Nel corso dell’attività investigativa della Squadra Mobile della Questura di Novara, venivano raccolti numerosi elementi a carico di un novarese di 46 anni dimorante con i genitori nel quartiere di Sant’Agabio, che comprovavano il coinvolgimento dell’uomo nella fabbricazione del congegno esplosivo, la cui deflagrazione era stata innescata da una sigaretta rinvenuta dalla Polizia Scientifica all’atto del sopralluogo.

Dall’esame delle immagini di una telecamera posta nelle immediate adiacenze del locale incendiato venivano estrapolati alcuni frame che immortalavano l’azione di un uomo con in mano la bottiglia “molotov”.

La comparazione dei fotogrammi con quelle del sospettato permettevano di collocare  sul luogo del crimine il soggetto che risultava essere anche un fumatore delle stesse sigarette utilizzate come innesco per fare esplodere la bottiglia incendiaria.

Le molestie alla titolare

Nel prosieguo delle indagini emergeva altresì che l’indagato, dal mese di luglio del 2020 minacciava e molestava la titolare del predetto bar con reiterati comportamenti vessatori, aggressioni fisiche e verbali tanto da costringere la donna a modificare le proprie abitudini: la stessa per non restare da sola e quindi per non sentirsi in pericolo, era stata costretta a farsi accompagnare da qualcuno al momento dell’apertura e della chiusura del bar.  

Nella giornata di lunedì 25 ottobre al termine delle attività investigative condotte dalla  Squadra Mobile, il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Novara, su richiesta della stessa Procura della Repubblica, ritenendo valido il quadro indiziario e stante il concreto ed attuale pericolo di reiterazione del reato, emetteva un’ordinanza di applicazione della misura cautelare personale della custodia in carcere nei confronti dell’uomo in ordine ai reati di danneggiamento seguito da incendio, atti persecutori e detenzione e porto in luogo pubblico di un ordigno incendiario considerata a tutti gli effetti arma da guerra.  

L’uomo veniva quindi tratto in arresto ed associato presso la Casa Circondariale di Novara a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.  

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