Novara Pride il Popolo della famiglia si schiera con Canelli

Non si placa la bufera politica intorno al Novara Pride.

Novara Pride il Popolo della famiglia si schiera con Canelli
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Continua a far discutere il caso del rifiuto di patrocinio da parte del Comune di Novara per il Novara pride del 26 maggio.

Il popolo della famiglia si schiera con Canelli sul Novara Pride

Non sembra volersi fermare la polemica scaturita in seguito alla decisione da parte del sindaco di Novara di rifiutare la richiesta di patrocinio da parte degli organizzatori del primo Novara Pride prevista per il 26 maggio. L'amministrazione comunale novarese ha ricevuto diversi attacchi politici dopo che è stata resa nota la decisione di non patrocinare la manifestazione per i diritti LGBTQI. Per schierarsi al suo fianco, in quella che sembra essere una bufera politica difficile da placare, c'è il Popolo della famiglia. Il movimento politico fondato da Mario Adinolfi infatti, con un comunicato ha voluto dichiarare la propria solidarietà al sindaco leghista di Novara.

Il comunicato del Popolo della famiglia

"Il Popolo della Famiglia vuole con il presente comunicato manifestare la propria vicinanza e solidarietà al Sindaco Canelli a seguito degli attacchi da lui subiti nei giorni scorsi in seguito alla scelta dell’amministrazione comunale di non patrocinare il “gay pride” in programma nel prossimo mese di maggio. Dobbiamo ancora una volta constatare l’illiberalità del pensiero di certi movimenti - e della stampa che dà loro corda – i quali non accettano che un Sindaco possa avere opinioni divergenti dalle loro. Ogni primo cittadino ha diritto di scegliere come crede, rimanendo il rappresentante di tutti: tuttavia, questa non è evidentemente l’opinione di tutti. Per alcuni è lecito solo il pieno sostegno alle loro posizioni. Il punto in questione, si noti bene, non sono le azioni del Sindaco ma i suoi convincimenti personali: facciamo infatti notare che il Comune di Novara ha concesso tutte le autorizzazioni necessarie e non ha in alcun modo ostacolato l’organizzazione della suddetta manifestazione, ma ha solamente scelto di non legarvi il proprio patrocinio. Una manifestazione che, tra l’altro, non è vista di buon grado dalla maggior parte dei cittadini novaresi che hanno già organizzato gite fuori porta per quella data, mentre gli organizzatori dell’evento hanno esteso l’invito alle associazioni delle altre provincie per far apparire l’evento riuscito. Le stesse associazioni e la stessa stampa si scagliarono contro il Sindaco con le stesse accuse anche nel 2016 quando il Comune scelse di patrocinare la “Festa della Famiglia”, organizzata dalla scrivente associazione, che a detta loro era “discriminatoria” e “omofoba”. I fatti, ovviamente, dettero ragione al Sindaco e alla giunta, in quanto si trattò semplicemente di una festa per famiglie, con giochi per bambini e momenti di svago e di festa offerti a tutti i cittadini, senza nessun proclama ideologico o politico. Lo stesso avvenne quando Canelli annunciò che non avrebbe personalmente celebrato le unioni civili (ma avrebbe provveduto a che qualche funzionario lo facesse, in accordo con quanto prevede la Legge). Anche in quei casi non fu tollerato che un Sindaco avesse opinioni divergenti rispetto al pensiero dominante e ad alcune ideologie settarie. Qualunque sia la propria posizione circa i gay pride quello che dovrebbe allarmare tutti è il dilagare di un pensiero illiberale che si traduce in azioni intimidatorie che vogliono limitare la libertà di pensiero e di espressione altrui. Soprattutto chi si proclama ultra-liberista dovrebbe stigmatizzare gli attacchi a Canelli, ribadendo con forza la libertà di tutti i cittadini (Sindaco compreso) a poter esprimere liberamente le proprie opinioni".

Commenti
Stefania Transunto

Bravo ?? siamo con te sindaco Canelli, coraggio e avanti!

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