Il caso

Novara: ragazzini truffati in centro, scattano le denunce

Si tratta di quattro adulti pluripregiudicati che in due momenti distinti si sono fatti consegnare del denaro da alcuni minorenni

Novara: ragazzini truffati in centro, scattano le denunce
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Lo scorso venerdì 13 settembre 2024, gli agenti della Polizia Locale di Novara hanno identificato e denunciato quattro adulti pluripregiudicati provenienti da Torino che, con inganno e raggiri, hanno truffato dei ragazzini minorenni in centro città.

Novara: ragazzini truffati in centro, scattano le denunce

Si tratta di due episodi distinti: la prima coppia ha agito al mattino in corso Cavour, la seconda, nel pomeriggio, in corso Garibaldi.

Con la scusa di offrire delle cartoline, i truffatori si sono fatti consegnare dai ragazzini i pochi euro che avevano con sé, accaparrandosi in tutto una sessantina di euro.

Oltre alla denuncia d'ufficio, trattandosi di reato contro minori, la Polizia Locale ha provveduto ad allontanare i truffatori e ad informare i genitori dei truffati di quanto accaduto.

“La Polizia Locale – spiega l’assessore alla Sicurezza Luca Piantanida – sta attenzionando, specialmente negli ultimi tempi, queste presenze sospette in città. E’ inaccettabile che dei ragazzini vengano truffati in questo modo. I controlli continuano costantemente per debellare questo spiacevolissimo fenomeno”.

Commenti
Giorgio

Ma in centro città di Novara esiste o no un servizio di vigilanza stabile e organizzato di PM,PS,CC?Si attende risposta.

alex

Un plauso alla Polizia locale e a tutte le forze dell’Ordine quando agiscono in prevenzione su qualsiasi tipo di reato, anche su questo specifico indicato nell’articolo, apparentemente minoritario e quasi insignificante. Individui specialisti nel proporre un’offerta quale aiutò i bambini in Africa, i bambini in Ucraina, o quanto si voglia indicare nel colpire il buon cuore di ognuno di noi con mirate storie compassionevoli. Offerte in denaro (non minimo di 5 euro), giustificando questa cifra con cessione di alcune cartoline. Denaro quale provento ad associazioni caritatevoli, dai nomi altisonanti, ma alla fine inesistenti e sconosciute. Come detto, il tutto nel colpire il buon cuore di questi ragazzi o di chiunque ne sia sensibile per quanto proposto. Tutti dediti e specialisti in tal tipo di truffe, giranti tutte le città Italiane, più specificamente il nord Italia, area con un bacino socio culturale molto più ricco (finanziariamente) e molto più sensibile. Preciso fenomeno malavitoso che si acutizza con l’apertura delle scuole di ogni ordine e grado, li stanzianti nelle vie principali di solito il centro le città. Per Novara: -Area Stazione- Corso Garibaldi- Angolo delle Ore. Li ben vedibili a tutti e chiunque, ma sempre incontrastati, eccetto questo specifico caso dal mirato plauso. Individui questi, che permangono due-tre giorni, per poi sparire, ma contemporaneamente subito sostituiti da altri “colleghi”, come se vi fosse un accordo preventivo sul modus operandi. Ho visto personalmente, e non posso dimenticare una giovane studentessa universitaria che percorreva corso Cavour per recarsi all’università, subito “stoppata” , sempre in maniera ultra gentile e affabili da due individui. Povera e tenera ragazza dall’animo sensibile, che alla richiesta di 5 euro per le solite cartoline, ha commesso l’errore di levare dalla sua borsetta una banconota da venti euro, in cui aspettava la restituzione di 15 euro. Purtroppo niente da fare, si sono tenuti tutti i 20 euro, paventando che avrebbe aiutato più bimbi. Ripeto mi ha colpito perché la ragazza aveva le lacrime agli occhi affermando e supplicando che quella cifra data dai suoi genitori, gli serviva per il pasto universitario. A risposta pensa a questi bimbi in africa che niente hanno !!!. Stronchiamo questo fenomeno con maggiori controlli quotidiani con personale in borghese senza uniforme, perché sono bravissimi come vedono una pattuglia istituzionale, nel mimetizzarsi tale da sembrare dei normali cittadini, nascondendo alla vista cartoline e quant’altro visibile di trufaldino.

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