Novara vieta la prostituzione su strada

Vietati anche gli atti sessuali in luogo pubblico

Novara vieta la prostituzione su strada
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Novara vieta la prostituzione su strada con il regolamento di polizia urbana.

Novara vieta la prostituzione

Lo Stato italiano non vieta l'esercizio della prostituzione, ma lo sfruttamento della stessa. Il Comune di Novara invece ha deciso di porre il divieto sull'esercizio per strada. L'articolo 20 del regolemento di polizia urbana, apporbato in consiglio comunale, infatti recita: "In tutto il territorio comunale è vietato esercitare con qualunque modalità e comportamento, nei luoghi pubblici, spazi aperti o visibili al pubblico, attività di meretricio. È fatto divieto di contrattare, di concordare prestazioni sessuali su tutto il territorio comunale con soggetti che esercitano l’attività di meretricio su strada o, che per il loro atteggiamento, abbigliamento e modalità di approccio manifestino l’intenzione di esercitare prestazioni sessuali".

Le norme per i clienti

Sempre secondo il regolamento, "è vietato ai conducenti di veicoli, su tutto il territorio comunale, fermarsi, anche per breve durata, accostarsi, eseguire manovre pericolose o di intralcio alla circolazione stradale, al fine di richiedere informazioni, contrattare, concordare prestazioni sessuali con soggetti che esercitano l’attività di meretricio su strada o, che per il loro atteggiamento, abbigliamento e modalità di approccio manifestino l’intenzione di esercitare prestazioni sessuali.  È vietato intrattenersi sul demanio pubblico, su spazi aperti al pubblico o visibili al pubblico del territorio comunale, con persone dedite alla prostituzione".

Sesso vietato in pubblico

Al di là dell'esercizio della prostituzione, gli atti sessuali sono vietati anche tra coppie e fidanzati. L'articolo 20 chiosa: "E' vietato porre in essere atti sessuali sul demanio pubblico, su spazi aperti al pubblico o visibili al pubblico del territorio comunale".

Per tutti i trasgressori, sanzioni fino a 500 euro.

Commenti
Francostars

Affermo che, anche con le nuove disposizioni legislative, le Ordinanze Sindacali ed i Regolamenti di Polizia Urbana devono essere conformi ai principi generali dell'Ordinamento, secondo i quali la prostituzione su strada non può essere vietata in maniera vasta ed indeterminata. Di conseguenza, i relativi verbali di contravvenzione possono essere impugnati in un ricorso. In più per le medesime ragioni, i primi provvedimenti suddetti non possono essere emessi per problematiche permanenti ed i secondi non possono riguardare materie di sicurezza e/o ordine pubblico. P.S. I relativi soggetti possono essere sanzionati per evasione fiscale, anche per le tasse locali (art. 36 comma 34bis Legge 248/2006, come chiarificato dalla Cassazione con la Sentenza n. 10578/2011).

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