NovaraJazz, sul palco la magia di Rava e Moholo

NovaraJazz, sul palco la magia di Rava e Moholo
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NOVARA - Non poteva iniziare nel migliore dei modi il NovaraJazz al Broletto in questa sua quattordicesima edizione ricca di eventi e ospiti internazionali. Giovedì scorso sul palco, prima dell’attesissimo duo Rava-Moholo, il direttore artistico Corrado Beldì ha presentato un giovane trio vincitore del premio Miglior Nuovo Talento del Top Jazz 2016 e gruppo più rappresentativo del festival Young Jazz di Foligno. Il trio, composto da Filippo Vignato al trombone, Yannick Lestra al fender rodhes e al bass synth e Attila Gyarfas alla batteria, ha aperto la serata con le musiche di “Plastic Breath”, primo album del trio che unisce e sovrappone l’universo del jazz all’elettronica. Alle 22.30 il Broletto è gremito e in attesa del complesso clou dell’edizione 2017 del festival: Enrico Rava alla tromba e Louis Moholo alla batteria. Enrico Rava è un’istituzione, jazzista triestino apprezzato e conosciuto, oltre che in Italia, a livello internazionale. Numerosissimi i musicisti con cui ha collaborato, lunga ed eccezionale la sua carriera musicale: Rava al Broletto ha affiancato una vecchia conoscenza del NovaraJazz, Louis Moholo, straordinario batterista sudafricano, storico fondatore dei Blue Notes. Amici di vecchia data, Rava e Moholo hanno unito la loro leggendaria esperienza per un concerto unico all’insegna della pura improvvisazione. Lo stesso Beldì, presentandoli, annuncia che il concerto sarà una sorpresa: i due non hanno fatto prove nel pomeriggio, non ne hanno bisogno. Ritrovatisi a Novara dopo molto tempo hanno mostrato tutta la loro sicurezza e sapiente conoscenza dello strumento. Inizia Rava con un’energica e potente sonorità a cui inframmezza momenti di pausa, riprese ed esplorazioni continue nei registri acuti. Segue Moholo, ora in sottofondo, ora come protagonista con un ritmo continuo ed incessante. La batteria di Moholo non è esattamente parallela al pubblico, è leggermente angolata verso il centro del palco. Rava, che all’inizio è in piedi davanti agli spettatori, si siede poi rivolto verso Moholo e lì inizia la magia. I due, quasi uno di fronte all’altro, iniziano a dialogare, gli strumenti si osservano e parlano tra loro in un’esplosione orgiastica di suoni. Dopo lunghi applausi non possono che tornare sul palco per suonare ancora una, due volte fino alla consegna della Chiave d’oro, riconoscimento che ogni anno la manifestazione dona all’artista jazz più rappresentativo. Per la quattordicesima edizione la Chiave non poteva che essere donata ex aequo a Rava e Moholo, due musicisti di alto livello, due miti che il NovaraJazz, festival sempre più interessante, è riuscito a portare in città in un duo eccezionalmente unico. Sul palco Corrado Beldì con Franco Zanetta, presidente della Fondazione BpN.NovaraJazz prosegue questa settimana con numerosi appuntamenti: giovedì 8 giugno alle 21 sempre al Broletto concerto dei Satoyama e a seguire Gordon Grina’s Haram; venerdì 9 alle 19 alla Centrale ‘Orlandi’ a Galliate Emad Armoush, Tim Gewing & Liam MacDonald, alle 21.30 al Broletto  Marcin Masecki con la Banda Filarmonica di Oleggio e a seguire Binker & Moses; sabato 10 alle 11 Jesse Zubot alla Basilica San Gaudenzio, alle 13 Chris Kelly, JP Carter & Jesse Zubot  alla Biblioteca ‘Negroni’, alle 19 Gordon Grdina, Francois Houle & Kenton Loewen nella Sala del compasso della cupola di San Gaudenzio, alle 21 Jazz per bambini con le letture nella notte  al Parco dei Bambini, alle 21.30 Idris Ackamoor & The Pyramids al Broletto e dalle 23 Upo Party; domenica 11 alle 13  J.C.P. Trio al Parco Beldì di Oleggio, alle 16 al Broletto Jazz per bambini  con laboratorio di pittura e alle 19 Dedalo Swing Band con Claudio ‘Wally’ Allifranchini. Inoltre sabato e domenica dalle 11 alle 17 Street Jazz per le vie del centro città a Novara, street food da giovedì a domenica in piazza Duomo. Infine domenica al Broletto dalle 10 è Primavera Vinile. Sofia Lombardi

NOVARA - Non poteva iniziare nel migliore dei modi il NovaraJazz al Broletto in questa sua quattordicesima edizione ricca di eventi e ospiti internazionali. Giovedì scorso sul palco, prima dell’attesissimo duo Rava-Moholo, il direttore artistico Corrado Beldì ha presentato un giovane trio vincitore del premio Miglior Nuovo Talento del Top Jazz 2016 e gruppo più rappresentativo del festival Young Jazz di Foligno. Il trio, composto da Filippo Vignato al trombone, Yannick Lestra al fender rodhes e al bass synth e Attila Gyarfas alla batteria, ha aperto la serata con le musiche di “Plastic Breath”, primo album del trio che unisce e sovrappone l’universo del jazz all’elettronica. Alle 22.30 il Broletto è gremito e in attesa del complesso clou dell’edizione 2017 del festival: Enrico Rava alla tromba e Louis Moholo alla batteria. Enrico Rava è un’istituzione, jazzista triestino apprezzato e conosciuto, oltre che in Italia, a livello internazionale. Numerosissimi i musicisti con cui ha collaborato, lunga ed eccezionale la sua carriera musicale: Rava al Broletto ha affiancato una vecchia conoscenza del NovaraJazz, Louis Moholo, straordinario batterista sudafricano, storico fondatore dei Blue Notes. Amici di vecchia data, Rava e Moholo hanno unito la loro leggendaria esperienza per un concerto unico all’insegna della pura improvvisazione. Lo stesso Beldì, presentandoli, annuncia che il concerto sarà una sorpresa: i due non hanno fatto prove nel pomeriggio, non ne hanno bisogno. Ritrovatisi a Novara dopo molto tempo hanno mostrato tutta la loro sicurezza e sapiente conoscenza dello strumento. Inizia Rava con un’energica e potente sonorità a cui inframmezza momenti di pausa, riprese ed esplorazioni continue nei registri acuti. Segue Moholo, ora in sottofondo, ora come protagonista con un ritmo continuo ed incessante. La batteria di Moholo non è esattamente parallela al pubblico, è leggermente angolata verso il centro del palco. Rava, che all’inizio è in piedi davanti agli spettatori, si siede poi rivolto verso Moholo e lì inizia la magia. I due, quasi uno di fronte all’altro, iniziano a dialogare, gli strumenti si osservano e parlano tra loro in un’esplosione orgiastica di suoni. Dopo lunghi applausi non possono che tornare sul palco per suonare ancora una, due volte fino alla consegna della Chiave d’oro, riconoscimento che ogni anno la manifestazione dona all’artista jazz più rappresentativo. Per la quattordicesima edizione la Chiave non poteva che essere donata ex aequo a Rava e Moholo, due musicisti di alto livello, due miti che il NovaraJazz, festival sempre più interessante, è riuscito a portare in città in un duo eccezionalmente unico. Sul palco Corrado Beldì con Franco Zanetta, presidente della Fondazione BpN.NovaraJazz prosegue questa settimana con numerosi appuntamenti: giovedì 8 giugno alle 21 sempre al Broletto concerto dei Satoyama e a seguire Gordon Grina’s Haram; venerdì 9 alle 19 alla Centrale ‘Orlandi’ a Galliate Emad Armoush, Tim Gewing & Liam MacDonald, alle 21.30 al Broletto  Marcin Masecki con la Banda Filarmonica di Oleggio e a seguire Binker & Moses; sabato 10 alle 11 Jesse Zubot alla Basilica San Gaudenzio, alle 13 Chris Kelly, JP Carter & Jesse Zubot  alla Biblioteca ‘Negroni’, alle 19 Gordon Grdina, Francois Houle & Kenton Loewen nella Sala del compasso della cupola di San Gaudenzio, alle 21 Jazz per bambini con le letture nella notte  al Parco dei Bambini, alle 21.30 Idris Ackamoor & The Pyramids al Broletto e dalle 23 Upo Party; domenica 11 alle 13  J.C.P. Trio al Parco Beldì di Oleggio, alle 16 al Broletto Jazz per bambini  con laboratorio di pittura e alle 19 Dedalo Swing Band con Claudio ‘Wally’ Allifranchini. Inoltre sabato e domenica dalle 11 alle 17 Street Jazz per le vie del centro città a Novara, street food da giovedì a domenica in piazza Duomo. Infine domenica al Broletto dalle 10 è Primavera Vinile. Sofia Lombardi

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