Nuova legge sulle cave, la moglie di Marcoli: “La morte di mio marito fu uno spartiacque”

Nuova legge sulle cave, la moglie di Marcoli: “La morte di mio marito fu uno spartiacque”
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NOVARA, «E’ una legge che si aspettava da tanto tempo in Piemonte. L’ultima normativa relativa al settore delle cave risaliva, infatti, al 1978, 38 anni fa, dunque. Una norma cui si deve tanto al consigliere regionale novarese, Domenico Rossi, che si è impegnato sin dall’inizio, affinché nascesse una nuova legge sulla tematica, più al passo con i tempi e che ben valutasse ogni aspetto relativo al mondo delle cave».

A parlare è Susanna Pulici, vedova dell’imprenditore Ettore Marcoli, ucciso il 20 gennaio del 2010 negli uffici della sua cava di Romentino. La giovane commenta così l’approvazione della Proposta di Legge 165 “Disciplina delle attività estrattive: disposizioni in materia di cave”, che, da mercoledì scorso, è legge regionale. Con essa, dopo molti anni, il Piemonte torna a essere una regione all’avanguardia in un settore complesso che non poteva più vedere rimandata una revisione normativa

«Non so molto sull’argomento – continua Pulici – So che Mimmo (il consigliere Rossi, ndr), a commento dell’approvazione della nuova legge, ci ha citati, raccontando come il giorno in cui Ettore fu ucciso fu un vero e proprio spartiacque: qualcosa che svelò, con tutta la sua forza, le criticità di un settore molto articolato e complesso, quello delle cave. Il mio grazie va a lui, che ho conosciuto proprio in quell’occasione, sei anni fa, e che, con il tempo, è diventato un amico. Si tratta di un risultato notevole e significativo: per lui, che può vedere il compimento del suo costante impegno, delle sue lotte (ha davvero dato l’anima per questo tema), e per la Regione Piemonte, che vede una normativa rinnovata e adatta ai tempi».

Monica Curino

 

Per saperne di più leggi il Corriere di Novara in edicola


NOVARA, «E’ una legge che si aspettava da tanto tempo in Piemonte. L’ultima normativa relativa al settore delle cave risaliva, infatti, al 1978, 38 anni fa, dunque. Una norma cui si deve tanto al consigliere regionale novarese, Domenico Rossi, che si è impegnato sin dall’inizio, affinché nascesse una nuova legge sulla tematica, più al passo con i tempi e che ben valutasse ogni aspetto relativo al mondo delle cave».

A parlare è Susanna Pulici, vedova dell’imprenditore Ettore Marcoli, ucciso il 20 gennaio del 2010 negli uffici della sua cava di Romentino. La giovane commenta così l’approvazione della Proposta di Legge 165 “Disciplina delle attività estrattive: disposizioni in materia di cave”, che, da mercoledì scorso, è legge regionale. Con essa, dopo molti anni, il Piemonte torna a essere una regione all’avanguardia in un settore complesso che non poteva più vedere rimandata una revisione normativa

«Non so molto sull’argomento – continua Pulici – So che Mimmo (il consigliere Rossi, ndr), a commento dell’approvazione della nuova legge, ci ha citati, raccontando come il giorno in cui Ettore fu ucciso fu un vero e proprio spartiacque: qualcosa che svelò, con tutta la sua forza, le criticità di un settore molto articolato e complesso, quello delle cave. Il mio grazie va a lui, che ho conosciuto proprio in quell’occasione, sei anni fa, e che, con il tempo, è diventato un amico. Si tratta di un risultato notevole e significativo: per lui, che può vedere il compimento del suo costante impegno, delle sue lotte (ha davvero dato l’anima per questo tema), e per la Regione Piemonte, che vede una normativa rinnovata e adatta ai tempi».

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