L'intervento

Nuovo sversamento a lago di idrocarburi in largo Caduti di Nassiriya ad Arona

Signorelli: "Si rende necessario attivare con maggiore determinazione la ricerca delle cause e delle eventuali responsabilità"

Nuovo sversamento a lago di idrocarburi in largo Caduti di Nassiriya ad Arona
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L'ultimo sversamento è simile all’episodio che si è verificato a fine ottobre che ha richiesto la posa di barriere e la bonifica, svolta da una ditta specializzata e ha comportato un costo di € 7.470,00, oltre Iva al 22%, per complessivi € 9.113,40.

Lo sversamento

La segnalazione è stata effettuata domenica mattina 29 dicembre da Stefano Timpani, presidente di Acquaviva Sport ASD, la società che nella stagione estiva gestisce la sicurezza ai nuotatori alle spiagge pubbliche di Arona (Nautica/Rocchette e Lido/punta Vevera).

Stefano T. ha informato l’Amministrazione Comunale e il circolo locale di Legambiente.

L’ Amministrazione si è rapidamente attivata con il suo personale, coinvolgendo i vigili del fuoco e i tecnici di Acqua Novara VCO con la posa dei panni di assorbimento e le barriere di contenimento degli idrocarburi. Sul luogo dello sversamento è intervenuta anche la Guardia Costiera con un mezzo nautico. Sono stati effettati dei prelievi di campioni d’acqua che saranno analizzati in laboratorio.

Il circolo di Legambiente si è invece immediatamente relazionato direttamente con i responsabili di ARPA Piemonte e con l’amministratore delegato di Acqua Novara VCO, in base ad un preciso protocollo di segnalazione e di collaborazione, concordato nella logica di citizen science. Nel corso dei colloqui intercorsi con i vari responsabili degli enti preposti, l’associazione ambientalista ha sottolineato la gravità di questa criticità ambientale che si è ripetuta a distanza un paio di mesi, condividendo le preoccupazioni per l’impatto che possono avere gli idrocarburi sversati nelle acque sull’ecosistema lacustre ed evidenziando la necessità ormai improrogabile di identificare l’origine, la cause ed eventuali responsabilità di questi sversamenti.

Roberto Signorelli, vicepresidente del circolo Legambiente Gli Amici del Lago e storico coordinatore della campagna Goletta dei Laghi sul lago Maggiore, commenta:

“Questo secondo sversamento di idrocarburi nel rio San Luigi e di conseguenza nelle acque dal lago, che si è ripetuto a distanza di due mesi, ci conferma che il primo non è stato un singolo episodio casuale e fortuito; di conseguenza si rende necessario attivare con maggiore determinazione la ricerca delle cause e delle eventuali responsabilità. Comprendiamo perfettamente che il rio è interrato per un lungo tratto e non è semplice ricercare il punto e l’origine dello sversamento, ma questo immissario da anni rientra tra i punti che presentano le maggiori criticità ambientali di tutta la sponda piemontese del Verbano e richiederebbe un intervento strutturale complessivo, sia per limitare definitivamente i frequenti sversamenti fognari avvenuti in passato e anche per la messa in sicurezza da potenziali sversamenti nelle acque di idrocarburi o altre sostanze inquinanti. I costi di questi interventi sarebbero degli investimenti di prevenzione a lungo termine, a fronte comunque di spese significative – a perdere - per gli interventi di bonifica necessari e inevitabili dopo ogni sversamento.”

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