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Oggi a Trecate l'addio a Daniele Saporito

Le sue ceneri saranno disperse nel mare di Alghero che tanto amava.

Oggi a Trecate l'addio a Daniele Saporito
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Si è svolta alle 10 di questa mattina, giovedì, nel cimitero di Trecate e in forma strettamente privata come aveva richiesto la famiglia, la cerimonia funebre di saluto a Daniele Saporito, 36 anni, ucciso a colpi di pistola, sabato 2 novembre, dal fratello Rosario di 42 anni.

Ucciso dal fratello dopo una tragica discussione

La tragedia familiare aveva avuto luogo nella cittadina dell’Ovest Ticino, in un’abitazione di via Plinio, poco dopo le 12,30 di quel sabato. Nella villetta a più piani risiedono la madre dei due fratelli, una sorella, Veronica, Rosario e da poco anche il fratello Daniele. Daniele Saporito era sbarcato a Genova verso le 9 e si era recato prima alla periferia di Novara a trovare i figli, che abitano con la ex moglie e poi era arrivato a Trecate. Nella villetta di famiglia vi sarebbe stata una discussione tra fratelli, che si incontravano per la prima volta dopo mesi, finita con i colpi d’arma da fuoco esplosi da Rosario verso Daniele. La vittima è stata raggiunta da cinque colpi di pistola calibro 9x21, sparati da distanza ravvicinata, non più di un metro. Due proiettili avevano colpito Daniele Saporito alla testa, gli altri al petto, alla gamba e a un braccio.

L'assassino si è costituito dopo una breve fuga

Sui motivi dell’omicidio, la ricostruzione degli investigatori è stata quella che Rosario Saporito nei primi mesi di quest’anno, dopo aver interrotto il rapporto sentimentale con una donna residente in Lomellina, avrebbe iniziato a pensare che il fratello avesse potuto avere dei contatti con questa donna, sviluppando una sorta di gelosia. Della questione ne avrebbe parlato con il fratello per mesi, ma solo telefonicamente. Sabato era la prima volta che i due si incontravano di persona dopo tanto tempo. Un incontro, cui Rosario Saporito si era preparato con una pistola. Subito dopo aver sparato, Rosario Saporito si è dato alla fuga a bordo della sua automobile. Si era recato a Zeme Lomellina dove risiedeva la sua ex. Alle 16,30, probabilmente scoraggiato dalla presenza ingente dei militari, Rosario Saporito si è diretto verso Novara dove, poco dopo le 17, si è costituito al comando provinciale dell’Arma, dopo circa quattro ore di fuga. Martedì vi è stata l’udienza di convalida dell’arresto in carcere di Rosario. Di fronte al giudice per le indagini preliminari Andrea Guerrerio, Saporito, assistito dal suo avvocato Giovanna Fadda, si è avvalso della facoltà di non rispondere. L’uomo però nella notte tra sabato e domenica, sempre assistito dal suo legale, di fronte al pubblico ministero Silvia Baglivo, titolare dell’inchiesta, aveva confessato di aver ucciso il fratello.

Le ceneri saranno sparse nel mare di Alghero

Dice distruttra dal dolore la sorella Veronica di 34 anni: «Porteremo le sue ceneri ad Alghero per spargerle nel mare. Lui amava il mare e lì deve tornare. Se vorrete ricordare Daniele guardate il mare e lì ritroverete il suo sorriso, i suoi occhi, la sua voglia di vivere».
Veronica conclude: «Avrebbe voluto anche andare in Australia, ma... andrò io per lui e attraverso i miei occhi anche lui vedrà, perché in tutta questa terribile tragedia, una certezza c'è: Daniele vivrà per sempre con me».

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