Cronaca

Operazione "Alto Impatto": controllati 9 locali pubblici a Novara

Chiuso per 10 giorni bar dove era iniziata una lite con accoltellamento

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Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di Finanza hanno controllato 185 persone

La fine del periodo estivo non interrompe l’attività di controllo delle Forze dell’Ordine a Novara sui locali pubblici non solo quelli dalla cosiddetta “movida”. Nella serata di venerdì è, infatti, scattata l’operazione “Alto Impatto”, un controllo interforze di alcune zone ed esercizi pubblici cittadini ha portato alla chiusura di temporanea di un locale, a una sanzione per violazioni delle norme igienico sanitarie e al fermo di due persone per presenza irregolare sul territorio italiano. Nel complesso sono state controllate 125 persone (di cui 85 stranieri e 58 con pregiudizi penali o di polizia). Il servizio, coordinato da un Funzionario della questura, ha visto la partecipazione di pattuglie della Polizia di Stato (attraverso l’impiego del Reparto Prevenzione Crimine e dei cinofili di Torino) dell’Arma dei Carabinieri (anche attraverso l’impiego dei Nas di Torino) e della Guardia di Finanza, per un impiego complessivo di oltre cinquanta operatori in più rispetto al normale controllo del territorio, impiegati nei diversi settori di competenza. L’operazione, definita “Alto Impatto” e programmata da tempo, si è concentrata soprattutto nella zona della locale Stazione Ferroviaria (via San Francesco, via Ploto, via Manzoni e piazza Garibaldi), corso Milano e largo Leonardi. Secondo quanto reso noto dalla questura in particolare sono state eseguite verifiche in 9  locali di via San Francesco d’Assisi, piazza Garibaldi, via XX Settembre, largo Pastore, corso Milano e largo Leonardi. Questi i locali: Punto Snai in via San Francesco; Bar Linda in via San Francesco; Bar Caffè del Corso in corso Milano; Istanbul Kebap in piazza Garibaldi; La Caffetteria in largo Leonardi; Punjabi Zaika in corso Milano; La Basilica in via XX Settembre; Capolinea Gasoline in largo Pastore; Bar Terra Nostra in via San Francesco. Durante il servizio è stata notificato il provvedimento di chiusura a firma del questore per 10 giorni del locale Terra  Nostra, al cui interno, pochi giorni fa è iniziata la lite che poi ha portato all’accoltellamento di un uomo. Durante il controllo di polizia sono state eseguite due segnalazioni (1 donna italiana classe 1968 e 1 uomo egiziano classe 1979), con il sequestro di modica quantità di hashish e marijuana, 1 sanzione da parte dei Nas per una ispezione igienico sanitaria effettuata a carico dell’Istanbul Kebap di piazza Garibaldi (promiscuità tra alimenti senza le opportune separazioni alimentari e non adeguate sanificazioni di parti della cucina).  Sono in corso ulteriori accertamenti per le determinazioni da adottare nei confronti di un altro esercizio pubblico. È stato, inoltre, fermato un cittadino tunisino del 1982, irregolare sul territorio nazionale, che nella giornata di oggi, sabato,  verrà espulso ed accompagnato dalla Polizia di Stato presso il Centro di permanenza per i Rimpatri di Torino, mentre un cittadino marocchino classe 1983, anch’egli irregolare sul territorio nazionale, verrà espulso ed accompagnato dall’Arma dei Carabinieri presso il Centro di permanenza per i Rimpatri di Potenza .

In un'altra operazione sospesa licenza a sala giochi

Sempre nella giornata di ieri venerdì, inoltre, è stato adottato, nel corso di un altro servizio separato, un provvedimento di sospensione della licenza sempre a firma del questore, nei confronti della Sala giochi “King Slot” di Galliate, via Trieste 54 . Tale provvedimento è stato adottato “a conclusione di un’attività effettuata dai militari dell’Arma dei Carabinieri, con la quale è stato documentato come il pubblico esercizio fosse frequentato con costante abitualità da numerosi e diversi pregiudicati locali, nonché provenienti da comuni limitrofi, che spesso si sono resi autori, soprattutto in ore notturne, di fatti suscitanti pericolo per l’ordine e la sicurezza pubblica, atteso il rilevante susseguirsi di episodi di natura violenta, alcuni dei quali di particolare allarme e pericolosità sociale”.

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