Operazione ‘Bloodsucker’: il Riesame respinge le richieste di scarcerazione di due degli arrestati
NOVARA - Il Riesame ha respinto le richieste di scarcerazione avanzate dai rispettivi legali nei confronti di Francesco e di Ignazio Di Giovanni (avvocato Fabrizio Cardinali per il primo, avvocati Alessandro Brustia e Alessandro Tambè per il secondo).
I due fanno parte dei sette arrestati dalla Polizia nell’operazione ‘Bloodsucker’, che ha portato a sgominare un presunto giro di usura, estorsione e riciclaggio, facente capo, stando alle indagini (pm Giovanni Caspani), al ‘clan’ Di Giovanni, guidato da Giuseppe,
NOVARA - Il Riesame ha respinto le richieste di scarcerazione avanzate dai rispettivi legali nei confronti di Francesco e di Ignazio Di Giovanni (avvocato Fabrizio Cardinali per il primo, avvocati Alessandro Brustia e Alessandro Tambè per il secondo).
I due fanno parte dei sette arrestati dalla Polizia nell’operazione ‘Bloodsucker’, che ha portato a sgominare un presunto giro di usura, estorsione e riciclaggio, facente capo, stando alle indagini (pm Giovanni Caspani), al ‘clan’ Di Giovanni, guidato da Giuseppe, titolare della concessionaria ‘Borgo Service’ di Sizzano. La scorsa settimana l’avvocato Cardinali aveva riferito al Riesame come Francesco Di Giovanni avesse chiuso la sua azienda nel 2010, perché operato al cuore. Pare si recasse nell’attività del fratello ‘Pino’, ma nulla sapesse di usura. Il difensore ha chiesto la scarcerazione, in quanto le condizioni dell’uomo non sarebbero compatibili con il carcere.
Brustia e Tambè, che difendono anche ‘Pino’ Di Giovanni, avevano chiesto per il figlio Ignazio, anche lui arrestato a dicembre e che ha negato ogni addebito, la scarcerazione o eventualmente i domiciliari. Ma anche in questo caso il Riesame ha rigettato la richiesta.
mo.c.