Ospedale Maggiore di Novara: "Funziona la cura con plasma dei guariti da Covid-19"
"Il plasma prelevato dal primo donatore e trasfuso a una persona che era in terapia intensiva ha funzionato fin dalla prima trasfusione e il paziente è potuto uscire dalla Rianimazione".
La cura con il plasma delle persone guarite dall’infezione da Covid-19 (meglio, Sars-Cov-2), sperimentata all’Aou di Novara dal 15 aprile, ha già dato importanti risultati: il plasma prelevato dal primo donatore e trasfuso a una persona che era in terapia intensiva ha funzionato fin dalla prima trasfusione e il paziente è potuto uscire dalla Rianimazione.
Ospedale Maggiore di Novara
La sperimentazione, seguendo un protocollo pensato al policlinico ‘San Matteo’ di Pavia, è stata avviata dal Servizio di medicina trasfusionale, diretto dal dott. Gennaro Mascaro, con la collaborazione della Direzione medica (in particolare il dott. Philippe Caimmi) e la Struttura di anestesia e rianimazione diretta dal prof. Francesco Della Corte.
Al momento sono otto i guariti che hanno donato il loro plasma, che sarà utilizzato in altrettanti pazienti che dimostreranno compatibilità.
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«Per determinare se la trasfusione di plasma da persona convalescente può essere utilizzata nel trattamento dei pazienti critici con infezione da coronavirus – spiega il dott. Mascaro – è necessario determinare la quantità di anticorpi specifici: se ci sono le condizioni, eseguiamo la raccolta di questo ‘plasma iperimmune’ e poi possiamo procedere alla trasfusione in pazienti critici in terapia intensiva o subintensiva. Va sottolineato che dopo la raccolta il plasma viene da noi trattato ulteriormente (inattivazione) in modo da annullare l’eventuale presenza di altri virus. I risultati ottenuti con la prima trasfusione confermano la validità del protocollo».