Pallavolista della Igor precipita da una finestra e muore a 18 anni

Una vera tragedia ha colpito al cuore la Igor Novara questa notte. La schiacciatrice 18enne Julia Ituma sarebbe infatti precipitata dalla finestra della stanza dell’hotel di Istanbul dove alloggiava insieme alla squadra novarese .

Durante la trasferta

Le ragazze ieri, mercoledì 12 aprile, erano scese in campo contro l’Eczacibasi per la sfida di ritorno dei quarti di Champions League, impresa purtroppo terminata con una sconfitta che aveva fatto sfumare la possibilità della finale e del sogno europeo.

Ituma, arrivava dal Club Italia ed era alla sua prima stagione con la Igor e da molti era considerata una grande promessa dello scenario nazionale. Nata a Milano da genitori nigeriani si distingueva per una fisicità potente e per i suoi 192 cm di altezza. Con le giovanili aveva vinto l’Eyof e l’Europeo Under 19 femminile. Nonostante la giovane età aveva già raccolto alcuni riconoscimenti individuali, come il premio di miglior schiacciatrice in occasione dei Mondiali Under 18 nel 2021.

Non sono ancora note le cause e la dinamica che hanno portato a questa tragedia.

Era da un anno a Novara

Julia Ituma era arrivata alla Igor nel 2022 ma era nel mirino del club novarese da qualche anno, quando il coach delle giovanili, Matteo Ingratta la segnalò alla sua dirigenza. Arriverà a Novara dopo un grande campionato di A2 ed una estate con la nazionale giovanile che la vedrà impegnata nel “festival” giovanile in Slovacchia a fine luglio e, a cavallo tra agosto e settembre, negli Europei junior in Macedonia.

«Sono emozionata ed entusiasta all’idea di quello che mi aspetta – aveva affermato l’atleta messa sotto contratto per ora per una sola stagione - Dopo il Club Italia, sarà la mia prima esperienza da professionista quindi ho grandi aspettative e confido di poter crescere molto allenandomi e giocando con e contro grandi campionesse».

La giovane atleta si raccontava così per presentarsi ai nuovi tifosi: «Ho iniziato a 11 anni con due opzioni volley o basket vista la mia altezza e, dopo aver provato senza successo la pallacanestro, con la pallavolo con la squadra della parrocchia milanese del San Filippo Neri, ho avuto subito buone sensazioni che mi hanno fatto decidere per quella strada e credo sia stata la decisione giusta».

Notizia in aggiornamento