A Venaria

Papà morto da giorni, Asl telefona per sapere come sta e per l’esito di un tampone

Una storia incredibile

Papà morto da giorni, Asl telefona per sapere come sta e per l’esito di un tampone
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Il papà è morto da giorni ma l’Asl telefona per sapere come sta e per comunicare l’esito di un tampone effettuato sette giorni dopo il decesso. E’ accaduto a Venaria Reale. Come racconta PrimaSettimo.it.

“Se non fossi sicura che il titolare delle pompe funebri, amico di famiglia da oltre 30 anni, non avesse riconosciuto il corpo di mio padre ora avrei forti dubbi sulla sua morte”. Ha dell’assurdo l’incresciosa storia che ci racconta Dionea Coppolaro, figlia  di Giuliano il 75 enne morto per Covid -19 la notte del 31 marzo.

L’inizio del calvario

“Il 5 marzo un amico di papà si ammala di questo maledetto virus – racconta Dionea -. I parenti avvisano che chi avesse avuto contatti con lui avrebbe dovuto contattare i numeri verdi per richiedere il tampone. E così fa, solo che non avendo nessun sintomo, nonostante la sofferenza per il diabete e per le apnee notturne, di tamponi nemmeno a parlarne. Il 10 marzo la situazione inizia a cambiare, subentra la tosse e spossatezza, tanto che la dottoressa inizialmente pensava al problema glicemico. Ma otto giorni dopo la situazione peggiora a tal punto che, non riuscendo quasi più a respirare, mia madre chiama il 112 – continua Dionea con rabbia mentre riaffiora il triste ricordo –.I soccorritori sono arrivati indossando le tute protettive e allontanando mia madre, che avrebbe voluto salutarlo, tenergli la mano e poterlo abbracciare prima che lo portassero via. Le ultime parole che ha sentito uscire dalla bocca di mio padre son state quelle di custodire la collanina del fratello, poi nessuno di noi l’ha più rivisto”.

 

QUI LA STORIA COMPLETA.

 

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