Picchiava il figlio perché non rispettava le usanze cinesi: condannato
Secondo l'accusa l'uomo avrebbe utilizzato anche fili elettrici e grucce di metallo
Picchiava il figlio perché non rispettava le usanze tipiche del loro Paese d'origine. Un uomo di 42 anni è stato condannato a sei mesi a Novara.
Condanna a 6 mesi
Un cittadino cinese di 42 anni, residente a Novara, è stato condannato nei giorni scorsi dal tribunale del capoluogo a 6 mesi, la stessa pena che aveva richiesto la pubblico ministero Francesca Celle. Era chiamato a rispondere di lesioni personali nei confronti del figlio all’epoca minorenne.
Picchiava il figlio
I fatti al centro del processo celebrato a Novara risalgono a 6 anni fa, mentre la sentenza è dei giorni scorsi. Secondo l’accusa, l’uomo, che ha respinto gli addebiti tramite il suo legale, l’avvocato Enrico Aina, avrebbe aggredito il figlioletto. Alla base del tutto, a quanto parrebbe, il suo comportamento non in linea con usi e costumi orientali.
Probabile il ricorso in Appello
L'imputato, assistito dall'avvocato Enrico Aina, farà probabilmente ricorso in Appello. Pare che all'epoca della prima denuncia il bimbo avesse solo 9 anni e che avesse raccontato l'accaduto solo agli assistenti sociali. Ora la presunta vittima vive in Cina con i nonni. Per la giudice Giuseppina Rossi il padre a giudizio è risultato colpevole. Avrebbe “cagionato numerosi lividi ed ecchimosi” su diverse parti del corpo, giudicate poi guaribili in 10 giorni, come si legge nel capo di imputazione, “colpendolo con fili elettrici e grucce in metallo”.