Polfer: controlli in tutte le stazioni piemontesi

Polfer: controlli in tutte le stazioni piemontesi
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NOVARA – Si è concluso in giornata un ampio servizio di controllo del territorio in ambito ferroviario disposto dal Servizio di Polizia Ferroviaria regionale, volto alla tutela dei viaggiatori e ai loro bagagli sia nelle stazioni ferroviarie sia a bordo treno, non ultimi sui convogli Alta Velocità e Internazionali.

Il Compartimento di Polizia Ferroviaria per il Piemonte e la Valle d’Aosta, con il concorso di personale del Reparto Prevenzione Crimine Piemonte e di Unità Cinofile Antisabotaggio e Antidroga ed il coinvolgimento di tutte le dipendenti articolazioni presenti sul territorio delle due regioni, ha effettuato controlli a tappeto, sia negli scali che sui convogli in partenza ed arrivo, con una particolare attenzione ai bagagli al seguito.

Con l’impiego di 167 operatori della Specialità, sono state identificate 602 persone, di cui 197 straniere e 42 minori; assicurate oltre 50 pattuglie appiedate in uniforme, abbinate ai servizi antiborseggio in abiti civili, espletati sia nelle stazioni che sui treni, con un totale di 163 convogli presenziati all’atto della partenza e/o arrivo, di cui 59 scortati con personale a bordo lungo tutta la tratta regionale; garantite anche 7 pattuglie lungo linea e controllati in modo mirato una cinquantina di bagagli con metal detector. I risultati più rilevanti si sono registrati nel Torinese, nell’Alessandrino, nel Novarese e nel Cuneese.

Proprio a Novara il personale della Sezione di Novara ha denunciato un cittadino pakistano di 42 anni per rifiuto di declinare le proprie generalità a Pubblico Ufficiale.

A Torino i servizi si sono svolti nei più importanti scali ferroviari cittadini, quali Porta Nuova, Porta Susa e Lingotto e in tutte le aree ferroviarie limitrofe, interessate dal maggior flusso di viaggiatori in arrivo e partenza, nonché, per quanto concerne la provincia, a Chivasso, e Oulx in relazione al transito del TGV. A Porta Nuova, personale del Settore Operativo ha indagato in stato di libertà 4 persone, due nigeriane rispettivamente di quarantuno e ventidue anni, resesi responsabili del reato di interruzione di pubblico servizio, nonché un minorenne italiano e un cittadino albanese di vent’anni, individuati quali autori di una rapina commessa a bordo treno alcuni giorni orsono. Di non minor rilievo l’attività esperita dal Nucleo Scorte Compartimentale che ha proceduto all’arresto di un cittadino rumeno e al deferimento di 2 minori rumene, di etnia rom. In particolare, l’arresto è stato effettuato nella tratta Torino P.N.–Pinerolo, all’esito del controllo a bordo treno, effettuato dal personale di scorta in uniforme, di un trentenne rumeno, destinatario di un mandato di arresto europeo; controllato sul treno, l’uomo, a seguito degli immediati accertamenti, è risultato ricercato a livello europeo, dovendo espiare la pena detentiva di 4 anni e mezzo per reati commessi nel paese di origine tra il 2014 ed il 2015.
Rintracciate invece sul treno in partenza da Torino P.N. e diretto a Carmagnola le due minori rom, già note a questi Uffici per i numerosi precedenti penali per reati contro il patrimonio; salite sul convoglio probabilmente per commettere furti ai danni dei passeggeri, una volta accortesi della presenza dei poliziotti, hanno azionato il freno di emergenza quando il treno era già in movimento. Immediatamente bloccate, sono state accompagnate in ufficio ed indagate per interruzione di pubblico servizio. 
Sempre personale del nucleo scorte, durante la sosta alla stazione di Chivasso del treno Torino-Milano, all’atto della restituzione al legittimo proprietario di un telefono cellulare rinvenuto, accortosi che l’interessato emanava un forte odore di hashish, ha proceduto ad un controllo sul posto, rinvenendo una piccola dose di sostanza stupefacente, poi risultata del tipo anzidetto. L’uomo è stato segnalato ai sensi dell’art.75 D.P.R.309/1990.

mo.c.


NOVARA – Si è concluso in giornata un ampio servizio di controllo del territorio in ambito ferroviario disposto dal Servizio di Polizia Ferroviaria regionale, volto alla tutela dei viaggiatori e ai loro bagagli sia nelle stazioni ferroviarie sia a bordo treno, non ultimi sui convogli Alta Velocità e Internazionali.

Il Compartimento di Polizia Ferroviaria per il Piemonte e la Valle d’Aosta, con il concorso di personale del Reparto Prevenzione Crimine Piemonte e di Unità Cinofile Antisabotaggio e Antidroga ed il coinvolgimento di tutte le dipendenti articolazioni presenti sul territorio delle due regioni, ha effettuato controlli a tappeto, sia negli scali che sui convogli in partenza ed arrivo, con una particolare attenzione ai bagagli al seguito.

Con l’impiego di 167 operatori della Specialità, sono state identificate 602 persone, di cui 197 straniere e 42 minori; assicurate oltre 50 pattuglie appiedate in uniforme, abbinate ai servizi antiborseggio in abiti civili, espletati sia nelle stazioni che sui treni, con un totale di 163 convogli presenziati all’atto della partenza e/o arrivo, di cui 59 scortati con personale a bordo lungo tutta la tratta regionale; garantite anche 7 pattuglie lungo linea e controllati in modo mirato una cinquantina di bagagli con metal detector. I risultati più rilevanti si sono registrati nel Torinese, nell’Alessandrino, nel Novarese e nel Cuneese.

Proprio a Novara il personale della Sezione di Novara ha denunciato un cittadino pakistano di 42 anni per rifiuto di declinare le proprie generalità a Pubblico Ufficiale.

A Torino i servizi si sono svolti nei più importanti scali ferroviari cittadini, quali Porta Nuova, Porta Susa e Lingotto e in tutte le aree ferroviarie limitrofe, interessate dal maggior flusso di viaggiatori in arrivo e partenza, nonché, per quanto concerne la provincia, a Chivasso, e Oulx in relazione al transito del TGV. A Porta Nuova, personale del Settore Operativo ha indagato in stato di libertà 4 persone, due nigeriane rispettivamente di quarantuno e ventidue anni, resesi responsabili del reato di interruzione di pubblico servizio, nonché un minorenne italiano e un cittadino albanese di vent’anni, individuati quali autori di una rapina commessa a bordo treno alcuni giorni orsono. Di non minor rilievo l’attività esperita dal Nucleo Scorte Compartimentale che ha proceduto all’arresto di un cittadino rumeno e al deferimento di 2 minori rumene, di etnia rom. In particolare, l’arresto è stato effettuato nella tratta Torino P.N.–Pinerolo, all’esito del controllo a bordo treno, effettuato dal personale di scorta in uniforme, di un trentenne rumeno, destinatario di un mandato di arresto europeo; controllato sul treno, l’uomo, a seguito degli immediati accertamenti, è risultato ricercato a livello europeo, dovendo espiare la pena detentiva di 4 anni e mezzo per reati commessi nel paese di origine tra il 2014 ed il 2015.
Rintracciate invece sul treno in partenza da Torino P.N. e diretto a Carmagnola le due minori rom, già note a questi Uffici per i numerosi precedenti penali per reati contro il patrimonio; salite sul convoglio probabilmente per commettere furti ai danni dei passeggeri, una volta accortesi della presenza dei poliziotti, hanno azionato il freno di emergenza quando il treno era già in movimento. Immediatamente bloccate, sono state accompagnate in ufficio ed indagate per interruzione di pubblico servizio. 
Sempre personale del nucleo scorte, durante la sosta alla stazione di Chivasso del treno Torino-Milano, all’atto della restituzione al legittimo proprietario di un telefono cellulare rinvenuto, accortosi che l’interessato emanava un forte odore di hashish, ha proceduto ad un controllo sul posto, rinvenendo una piccola dose di sostanza stupefacente, poi risultata del tipo anzidetto. L’uomo è stato segnalato ai sensi dell’art.75 D.P.R.309/1990.

mo.c.


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