Processo d’appello per l’omicidio del trans: udienza aggiornata al 4 febbraio
NOVARA – E’ stato aggiornato al prossimo 4 febbraio, questa mattina, mercoledì 7 gennaio, a Torino, il processo d’appello per Paolo Gnemmi, 36 anni, operaio di Fara Novarese, e Rocco Timpano, 37, benzinaio di Ghislarengo (Vercelli), accusati dell’omicidio di Willian Semiao Cock, in arte Bruna o Brunella, il trans ucciso in via del Gazzurlo nella notte tra il 27 e 28 febbraio del 2012.
I due, già condannati all’ergastolo in primo grado con rito abbreviato, a Novara, il 9 maggio del 2013, sono assistiti il novarese dall’avvocato Alessandro Brustia, il vercellese, invece, dagli avvocati Danilo Peretti e Maria Fontana.
NOVARA – E’ stato aggiornato al prossimo 4 febbraio, questa mattina, mercoledì 7 gennaio, a Torino, il processo d’appello per Paolo Gnemmi, 36 anni, operaio di Fara Novarese, e Rocco Timpano, 37, benzinaio di Ghislarengo (Vercelli), accusati dell’omicidio di Willian Semiao Cock, in arte Bruna o Brunella, il trans ucciso in via del Gazzurlo nella notte tra il 27 e 28 febbraio del 2012.
I due, già condannati all’ergastolo in primo grado con rito abbreviato, a Novara, il 9 maggio del 2013, sono assistiti il novarese dall’avvocato Alessandro Brustia, il vercellese, invece, dagli avvocati Danilo Peretti e Maria Fontana.
I difensori puntano all’assoluzione o quantomeno alla cancellazione o riduzione del carcere a vita.
Oggi c’è stata solo la relazione introduttiva e il conferimento dell’incarico al perito, che dovrà valutare l’imputabilità o subordinatamente la seminfermità mentale di Timpano. L’udienza è stata, quindi, aggiornata al 4 febbraio per l’esame della perizia e la requisitoria del procuratore generale.
Il giorno seguente, il 5 febbraio, ci sarà la discussione, l’intervento delle difese dei due imputati e la sentenza.
mo.c.
Per altri dettagli, l’articolo completo sarà sul Corriere di Novara di giovedì 8 gennaio
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I due, già condannati all’ergastolo in primo grado con rito abbreviato, a Novara, il 9 maggio del 2013, sono assistiti il novarese dall’avvocato Alessandro Brustia, il vercellese, invece, dagli avvocati Danilo Peretti e Maria Fontana.
I difensori puntano all’assoluzione o quantomeno alla cancellazione o riduzione del carcere a vita.
Oggi c’è stata solo la relazione introduttiva e il conferimento dell’incarico al perito, che dovrà valutare l’imputabilità o subordinatamente la seminfermità mentale di Timpano. L’udienza è stata, quindi, aggiornata al 4 febbraio per l’esame della perizia e la requisitoria del procuratore generale.
Il giorno seguente, il 5 febbraio, ci sarà la discussione, l’intervento delle difese dei due imputati e la sentenza.
mo.c.