Processo per voto di scambio: nato da un'intercettazione nell'indagine per il delitto Marcoli

Processo per voto di scambio: nato da un'intercettazione nell'indagine per il delitto Marcoli
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NOVARA, Ancora un’udienza interlocutoria, martedì mattina in Tribunale a Novara, al processo relativo all’inchiesta sul voto di scambio del 2011, che vede come principale imputato Raimondo Giuliano, 52 anni, ex assessore all’Istruzione nella Giunta Giordano e consigliere comunale di opposizione nell’ex amministrazione Ballarè. Con lui alla sbarra ci sono altre 23 persone.Alla penultima udienza era stata disposta la trascrizione di una trentina di pagine di sms ed era stato incaricato un perito di Milano. Martedì proprio il perito ha riferito come ancora non fossero state fatte tutte le trascrizioni, chiedendo pertanto una proroga di almeno trenta giorni. I difensori, avendo necessità di leggerle ed eventualmente di contestare ai testimoni, hanno chiesto di rinviare quantomeno a quando saranno disponibili tutte le intercettazioni. Il pm ha insistito nel chiedere di ascoltare un testimone, un maresciallo dei carabinieri, che aveva seguito l’avvio dell’indagine e così è stato fatto. Il teste ha riferito della nascita della vicenda, sorta dalle intercettazioni a uno dei personaggi coinvolti nell’omicidio Marcoli, il ‘supertestimone’ Alessandro Cavalieri. All’epoca era emersa una realtà che gli inquirenti hanno considerato necessaria approfondire e che ha portato all’attuale processo.L’udienza è stata quindi aggiornata all’11 aprile, ma con ogni probabilità, essendo in questa data fissata un’astensione dei penalisti, si andrà al 2 maggio. Nella vicenda si parla di ‘voto di scambio’ e ‘atti contrari ai doveri d’ufficio’. Il politico avrebbe fatto una serie di promesse in cambio di voti.mo.c.

NOVARA, Ancora un’udienza interlocutoria, martedì mattina in Tribunale a Novara, al processo relativo all’inchiesta sul voto di scambio del 2011, che vede come principale imputato Raimondo Giuliano, 52 anni, ex assessore all’Istruzione nella Giunta Giordano e consigliere comunale di opposizione nell’ex amministrazione Ballarè. Con lui alla sbarra ci sono altre 23 persone.Alla penultima udienza era stata disposta la trascrizione di una trentina di pagine di sms ed era stato incaricato un perito di Milano. Martedì proprio il perito ha riferito come ancora non fossero state fatte tutte le trascrizioni, chiedendo pertanto una proroga di almeno trenta giorni. I difensori, avendo necessità di leggerle ed eventualmente di contestare ai testimoni, hanno chiesto di rinviare quantomeno a quando saranno disponibili tutte le intercettazioni. Il pm ha insistito nel chiedere di ascoltare un testimone, un maresciallo dei carabinieri, che aveva seguito l’avvio dell’indagine e così è stato fatto. Il teste ha riferito della nascita della vicenda, sorta dalle intercettazioni a uno dei personaggi coinvolti nell’omicidio Marcoli, il ‘supertestimone’ Alessandro Cavalieri. All’epoca era emersa una realtà che gli inquirenti hanno considerato necessaria approfondire e che ha portato all’attuale processo.L’udienza è stata quindi aggiornata all’11 aprile, ma con ogni probabilità, essendo in questa data fissata un’astensione dei penalisti, si andrà al 2 maggio. Nella vicenda si parla di ‘voto di scambio’ e ‘atti contrari ai doveri d’ufficio’. Il politico avrebbe fatto una serie di promesse in cambio di voti.mo.c.

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