Prostituzione, sequestrato un appartamento in viale Volta a Novara

NOVARA – Esercitava la prostituzione in un appartamento che era già stato sequestrato perché vi si trovava in passato una casa di piacere gestita da persone di nazionalità cinese. E’ l’incredibile vicenda che ha visto per la seconda volta irrompere le forze dell’ordine in un appartamento di viale Volta a Novara per fermare un giro di appuntamenti a luci rosse.
L’ultimo sequestro in ordine di tempo è avvenuto ieri, mercoledì 12 agosto, nel tardo pomeriggio ad opera dei Carabinieri dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Novara che hanno nel contempo denunciato una donna 34enne di origine brasiliana per esercizio della prostituzione. Nell’abitazione hanno sequestrato materiale vario e qualche centinaio di euro, probabilmente proveniente dal “giro” a luci rosse. Insieme alla 34enne è stata denunciata, in questo caso per favoreggiamento, una connazionale 36enne residente a Vercelli che aveva preso in affitto l’appartamento da una società riconducibile ad un italiano. Gli inquirenti ora dovranno appurare se il proprietario fosse a conoscenza dell’attività che si effettuava all’interno dell’abitazione.
La curiosità è che già in passato quei locali erano stati utilizzati come alcova per incontri a pagamento. Allora era un gruppo di persone di nazionalità cinese a gestire il giro illecito.
l.pa.
NOVARA – Esercitava la prostituzione in un appartamento che era già stato sequestrato perché vi si trovava in passato una casa di piacere gestita da persone di nazionalità cinese. E’ l’incredibile vicenda che ha visto per la seconda volta irrompere le forze dell’ordine in un appartamento di viale Volta a Novara per fermare un giro di appuntamenti a luci rosse.
L’ultimo sequestro in ordine di tempo è avvenuto ieri, mercoledì 12 agosto, nel tardo pomeriggio ad opera dei Carabinieri dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Novara che hanno nel contempo denunciato una donna 34enne di origine brasiliana per esercizio della prostituzione. Nell’abitazione hanno sequestrato materiale vario e qualche centinaio di euro, probabilmente proveniente dal “giro” a luci rosse. Insieme alla 34enne è stata denunciata, in questo caso per favoreggiamento, una connazionale 36enne residente a Vercelli che aveva preso in affitto l’appartamento da una società riconducibile ad un italiano. Gli inquirenti ora dovranno appurare se il proprietario fosse a conoscenza dell’attività che si effettuava all’interno dell’abitazione.
La curiosità è che già in passato quei locali erano stati utilizzati come alcova per incontri a pagamento. Allora era un gruppo di persone di nazionalità cinese a gestire il giro illecito.
l.pa.