Protesta dei cancellieri in Tribunale: “non viene rispettato il nostro orario di lavoro”

Protesta dei cancellieri in Tribunale: “non viene rispettato il nostro orario di lavoro”
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NOVARA - Assemblea dei dipendenti del Tribunale, venerdì nell’aula che tradizionalmente ospita le udienze del Gip. Presenti molti lavoratori di Palazzo Fossati. In aula, ad ascoltare le istanze dei dipendenti e l’intervento di Dino Squeo, rappresentante sindacale della Confsal, anche la presidente della sezione penale del Tribunale, Fabrizia Pironti di Campagna.

Diverse le tematiche trattate. Non sono i problemi di carattere nazionale, ma anche la questione della carenza di personale e dei posti vacanti tra gli amministrativi. I posti mancanti, come ha ribadito Squeo, si aggirano intorno al 25% e ai cancellieri vengono richiesti continui sforamenti degli orari di lavoro, che vanno a superare quelli fissati dal contratto. «Ancora ieri (giovedì 5 novembre, ndr) – ha riferito Squeo – ho saputo che qualcuno di voi ha dovuto restare al lavoro sino a oltre le 19. Non è più accettabile. Fatelo presente. Anche perché non vengono pagati gli straordinari. Se decidete di accettare la richiesta di proseguire oltre il vostro orario, fate mettere a verbale che state rimanendo oltre il vostro compito. Poi noi ce ne occuperemo». «Ormai, se prima era un’eccezione – ha riferito qualcuno – ora è diventata una prassi che vengano fissate udienze anche alle 16,30». Da Squeo l’invito alle Rsu di Novara, Vercelli, Biella e Vco a riunirsi in riunione, stilare un documento comune e dichiarare lo stato d’agitazione a livello regionale. «Siete persone, non numeri».

mo.c.


NOVARA - Assemblea dei dipendenti del Tribunale, venerdì nell’aula che tradizionalmente ospita le udienze del Gip. Presenti molti lavoratori di Palazzo Fossati. In aula, ad ascoltare le istanze dei dipendenti e l’intervento di Dino Squeo, rappresentante sindacale della Confsal, anche la presidente della sezione penale del Tribunale, Fabrizia Pironti di Campagna.

Diverse le tematiche trattate. Non sono i problemi di carattere nazionale, ma anche la questione della carenza di personale e dei posti vacanti tra gli amministrativi. I posti mancanti, come ha ribadito Squeo, si aggirano intorno al 25% e ai cancellieri vengono richiesti continui sforamenti degli orari di lavoro, che vanno a superare quelli fissati dal contratto. «Ancora ieri (giovedì 5 novembre, ndr) – ha riferito Squeo – ho saputo che qualcuno di voi ha dovuto restare al lavoro sino a oltre le 19. Non è più accettabile. Fatelo presente. Anche perché non vengono pagati gli straordinari. Se decidete di accettare la richiesta di proseguire oltre il vostro orario, fate mettere a verbale che state rimanendo oltre il vostro compito. Poi noi ce ne occuperemo». «Ormai, se prima era un’eccezione – ha riferito qualcuno – ora è diventata una prassi che vengano fissate udienze anche alle 16,30». Da Squeo l’invito alle Rsu di Novara, Vercelli, Biella e Vco a riunirsi in riunione, stilare un documento comune e dichiarare lo stato d’agitazione a livello regionale. «Siete persone, non numeri».

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