Proteste dei residenti in via Bovio
NOVARA - Una strada che alla sera è spesso al buio, priva anche di cestini dove gettare carte e cartacce e dove la linea di mezzeria ‘improvvisamente’, da metà in poi, sparisce. Un pezzo di strada dove uno dei due marciapiedi è ‘fantasma’ e dove i residenti hanno a che fare con il parcheggio ‘selvaggio’ di autoarticolati di camionisti che nella zona lavorano, ma che non possono parcheggiare nella via, come, invece, molto spesso, come riferito da chi ci abita, succede. E’ la situazione che riguarda una parte di via Bovio, la strada che a breve ospiterà il Pisu di Sant’Agabio e che, negli ultimi mesi, è stata sottoposta a un intervento di sistemazione e riqualificazione, che ne ha mutato il volto. Una trasformazione che, però, come denunciano i residenti, ha interessato solo la prima parte, quella che da corso Trieste va sino a circa il civico 22. «Il resto – riferisce Davide Mierini – è stato lasciato nell’abbandono. E’ stata fatta una riqualificazione a metà. Tutto bello sino all’incrocio con via Pigafetta e poi il nulla, senza servizi, senza migliorie».
L’elenco di quanto manca nel tratto di strada che arriva all’intersezione con via Martino della Torre parte dalla condizione del marciapiede che costeggia la prosecuzione dell’area Pisu. «Il marciapiede, quello fatto bene, finisce, per ripartire con qualcosa che non si può chiamare marciapiede – rileva Mierini – Pieno di erbacce e non percorribile. Si è costretti a scendere in strada o a passare su quello opposto. Ci hanno detto che è del Demanio quell’area lì, ma possibile che non si possa intervenire? E poi non ci son cestini e abbiamo tir ovunque».
mo.c.
Per saperne di più leggi il Corriere di Novara in edicola lunedì 18 aprile
NOVARA - Una strada che alla sera è spesso al buio, priva anche di cestini dove gettare carte e cartacce e dove la linea di mezzeria ‘improvvisamente’, da metà in poi, sparisce. Un pezzo di strada dove uno dei due marciapiedi è ‘fantasma’ e dove i residenti hanno a che fare con il parcheggio ‘selvaggio’ di autoarticolati di camionisti che nella zona lavorano, ma che non possono parcheggiare nella via, come, invece, molto spesso, come riferito da chi ci abita, succede. E’ la situazione che riguarda una parte di via Bovio, la strada che a breve ospiterà il Pisu di Sant’Agabio e che, negli ultimi mesi, è stata sottoposta a un intervento di sistemazione e riqualificazione, che ne ha mutato il volto. Una trasformazione che, però, come denunciano i residenti, ha interessato solo la prima parte, quella che da corso Trieste va sino a circa il civico 22. «Il resto – riferisce Davide Mierini – è stato lasciato nell’abbandono. E’ stata fatta una riqualificazione a metà. Tutto bello sino all’incrocio con via Pigafetta e poi il nulla, senza servizi, senza migliorie».
L’elenco di quanto manca nel tratto di strada che arriva all’intersezione con via Martino della Torre parte dalla condizione del marciapiede che costeggia la prosecuzione dell’area Pisu. «Il marciapiede, quello fatto bene, finisce, per ripartire con qualcosa che non si può chiamare marciapiede – rileva Mierini – Pieno di erbacce e non percorribile. Si è costretti a scendere in strada o a passare su quello opposto. Ci hanno detto che è del Demanio quell’area lì, ma possibile che non si possa intervenire? E poi non ci son cestini e abbiamo tir ovunque».
mo.c.
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