Provincia del Vco verso il dissesto finanziario

Provincia del Vco verso il dissesto finanziario
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VERBANIA - Verbano Cusio Ossola verso il dissesto dopo il rifiuto, venerdì 18, del presidente della Provincia Stefano Costa di sottoscrivere l’accordo con la Regione che assegna al territorio 4 milioni di euro di trasferimenti. Una decisione, quella di Costa, maturata dopo il rifiuto, da parte del presidente Sergio Chiamparino, di concedere al Vco 3 milioni di canoni idrici, che avrebbe portato a 7 milioni la dotazione finanziaria della Provincia. Senza sottoscrizione dell’accordo la Provincia non è in grado di approntare il bilancio di previsione per l’anno in corso entro il 30 settembre il che comporta, automaticamente, la dichiarazione di dissesto. Quella tra Costa, Chiamparino e il vice presidente ed ex sindaco di Verbania Aldo Rescigna, il massimo esponente istituzionale del territorio al quale Costa aveva chiesto la concessione supplementare dei canoni idrici, è la prima rottura interna al Pd.  «Un simile diniego (i 3 milioni di canoni idrici, ndr) – è il commento a caldo del presidente Costa – mette l’Amministrazione provinciale nell’impossibilità di proseguire la gestione ordinaria garantita in questo anno e costringe l’ente ad aderire, entro il 30 settembre alla procedura di dissesto». Continua a non esprimersi il Partito democratico, come non s’è espresso sul taglio della Prefettura di Verbania, se non attraverso esponenti istituzionali quali il sindaco della città capoluogo, Verbania, e, appunto, il presidente Costa nell’esercizio delle loro funzioni, non come esponenti di partito. 
Mauro Rampinini

VERBANIA - Verbano Cusio Ossola verso il dissesto dopo il rifiuto, venerdì 18, del presidente della Provincia Stefano Costa di sottoscrivere l’accordo con la Regione che assegna al territorio 4 milioni di euro di trasferimenti. Una decisione, quella di Costa, maturata dopo il rifiuto, da parte del presidente Sergio Chiamparino, di concedere al Vco 3 milioni di canoni idrici, che avrebbe portato a 7 milioni la dotazione finanziaria della Provincia. Senza sottoscrizione dell’accordo la Provincia non è in grado di approntare il bilancio di previsione per l’anno in corso entro il 30 settembre il che comporta, automaticamente, la dichiarazione di dissesto. Quella tra Costa, Chiamparino e il vice presidente ed ex sindaco di Verbania Aldo Rescigna, il massimo esponente istituzionale del territorio al quale Costa aveva chiesto la concessione supplementare dei canoni idrici, è la prima rottura interna al Pd.  «Un simile diniego (i 3 milioni di canoni idrici, ndr) – è il commento a caldo del presidente Costa – mette l’Amministrazione provinciale nell’impossibilità di proseguire la gestione ordinaria garantita in questo anno e costringe l’ente ad aderire, entro il 30 settembre alla procedura di dissesto». Continua a non esprimersi il Partito democratico, come non s’è espresso sul taglio della Prefettura di Verbania, se non attraverso esponenti istituzionali quali il sindaco della città capoluogo, Verbania, e, appunto, il presidente Costa nell’esercizio delle loro funzioni, non come esponenti di partito. 
Mauro Rampinini

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