Quando la tv più vista del Nord Italia trasmetteva da Castelletto...
C'è stato un periodo, a inizio anni '70, in cui la televisione più in voga trasmetteva da Castelletto
Quando la tv più vista del Nord Italia aveva i suoi studi a Castelletto, in via Aronco. Un ricordo del passato rievocato da un testimone diretto di quel periodo, il castellettese Manuel Bolla.
Quando la tv andava in onda... da via Aronco
Non sono in molti a conoscere questa storia curiosa e originale, ma c’è stato un tempo in cui Castelletto era all’avanguardia nel mondo della televisione.
Erano gli anni ‘70, il periodo del grande sviluppo delle tv private e delle "radio libere", il decennio in cui il settore delle telecomunicazioni cambiò radicalmente e il monopolio della Rai smise di esistere. Dagli studi di una palazzina in via Aronco - al civico 9 - in una zona tutt’altro che centrale e fortemente urbanizzata, trasmetteva in tutto il Nord un’emittente locale che si chiamava Telenord Italia.
La testimonianza diretta di Manuel Bolla
A raccontare quel periodo straordinario è uno dei protagonisti di quell’esperimento: il giornalista, autore e intrattenitore Emanuele Bolla (meglio conosciuto come Manuel Bolla), che in quel periodo ha condotto ben due trasmissioni. "L’avventura di Telenord Italia partì da Omegna all’inizio degli anni ‘70 - racconta - aveva gli studi in un palazzone e tra gli sponsor delle trasmissioni come quella che conducevo io c’erano le ditte di macchine del caffè e articoli per cucina della zona di Crusinallo. Io conducevo il programma dal titolo “Io mi butto, lei... si spoglia”, uno spazio di intrattenimento ironico e divertente per il quale avevo ideato la figura delle “velone”. Erano donne di una certa età e in genere corpulente, che ad ogni risposta giusta dei concorrenti ai nostri quiz si toglievano un indumento. Alla fine restavano in lunghe e castigate camicie da notte. Nulla di sexy: era un modo per offrire una sana risata al nostro pubblico".
Il trasferimento a Castelletto
I proprietari della rete erano tre soci che ad un certo punto cedettero tutto a Gilberto Brocchi, titolare di un grande negozio di lampadari sul Sempione a Dormelletto. A questo punto maturò la decisione di spostare tutto a Castelletto. La proprietà richiamò immediatamente Bolla, dandogli il compito di ideare e condurre una nuova trasmissione, dal titolo “Domenica si naviga”. "Era un programma senza fronzoli - prosegue l’autore castellettese - piuttosto serioso, con ospiti che avevano attinenza con il lago. Ricordo l’ingegner De Pasquale, allora direttore della Navigazione Lago Maggiore, il maresciallo Chiusolo, che comandava il nucleo dei motoscafi dell’Arma dei carabinieri che vegliavano sul nostro lago, e molti altri ospiti. La rete a quel punto iniziò ad avere un taglio decisamente meno locale e legato alle realtà di Novara, Busto e del Varesotto, per finire con l’abbracciare tutto il Nord Italia. Dopo decine di provini per individuare la presentatrice, la scelta cadde su Fiorella Pierobon, una ragazza carina e spigliata, con un primo piano dolce ed espressivo. Tutti la ricorderanno per i suoi lunghi trascorsi come presentatrice in Mediaset. Negli anni ‘80 infatti, Berlusconi acquistò Telenord Italia, con le sue licenze sulle frequenze Uhf 27 e 58, ritenute particolarmente strategiche. Insieme con le frequenze, passarono a Mediaset e a quell’embrione della futura Canale 5 anche molte delle persone che a quel tempo lavoravano dagli studi di via Aronco".
Una tv con personaggi che faranno la storia
Nella televisione castellettese passarono personaggi celeberrimi di quel tempo: da Wilma De Angelis a Tony Dallara, da Nilla Pizzi a Gerry Bruno e al Tugnella. Sportivi, giornalisti, opinionisti e personalità di spicco del panorama culturale nazionale frequentavano gli studi del paese. Il progetto era quello di una tv intelligente, con un ritmo spigliato e un linguaggio pulito, lontano dalla volgarità di alcune televisioni del periodo attuale. "Quella emittente - continua Bolla - si avvaleva del contributo di molti professionisti e credo che sia questa la ragione del suo successo. In un certo senso, grazie alla sua frequenza, Telenord Italia ha dato origine a Canale 5. Io in quegli anni ero attivo su moltissimi fronti. Dirigevo il settimanale Eco del Verbano, ad Arona, ero impegnato negli spettacoli di cabaret in tutto il Nord Italia (anche al famoso locale Derby di Milano) cantavo, incidevo dischi, mi interessavo di equitazione e di nautica e praticavo sport a livelli agonistici. Quello della televisione per me è stato uno dei tanti ambiti in cui ho espresso la mia creatività. Un’avventura straordinaria che mi ha lasciato un bellissimo ricordo".