Quattrozampe pignorabili? Sì, forse, anzi, no!

NOVARA Tempo di crisi, dilagano i pignoramenti. Gente che non può pagare in contanti viene “colpita” in beni mobili e immobili. Ma possono essere pignorati anche gli animali?  

Questione spinosa, rinfocolata spesso e volentieri da alcune “uscite” che poi, tantopiù sul web, diventano virali. Tempo fa un ufficiale giudiziario - intervistato sull’argomento -  riteneva pignorabili «persino i cani». Tra l’incredulità di molti. Possono portarci via anche gli amici a quattrozampe? Possibile?

Della questione si è occupato l’avvocato Antonio Costa Barbè, che spiega: «La questione sulla pignorabilità degli animali domestici in passato era tutt’altro che pacifica. Questioni pratiche ma anche argomenti giuridici facevano propendere per l’impignorabilità degli animali, almeno per quelli da compagnia (cosiddetti animali da affezione)». Ma… come noto spesso la legge non si applica bensì si “interpreta”. E allora? Può succedere che possano portarci via Fido? Adesso pare proprio di no. Leggi perché sul Corriere di Novara in edicola. 

p.v.

NOVARA Tempo di crisi, dilagano i pignoramenti. Gente che non può pagare in contanti viene “colpita” in beni mobili e immobili. Ma possono essere pignorati anche gli animali?  

Questione spinosa, rinfocolata spesso e volentieri da alcune “uscite” che poi, tantopiù sul web, diventano virali. Tempo fa un ufficiale giudiziario - intervistato sull’argomento -  riteneva pignorabili «persino i cani». Tra l’incredulità di molti. Possono portarci via anche gli amici a quattrozampe? Possibile?

Della questione si è occupato l’avvocato Antonio Costa Barbè, che spiega: «La questione sulla pignorabilità degli animali domestici in passato era tutt’altro che pacifica. Questioni pratiche ma anche argomenti giuridici facevano propendere per l’impignorabilità degli animali, almeno per quelli da compagnia (cosiddetti animali da affezione)». Ma… come noto spesso la legge non si applica bensì si “interpreta”. E allora? Può succedere che possano portarci via Fido? Adesso pare proprio di no. Leggi perché sul Corriere di Novara in edicola. 

p.v.