Raccolta differenziata: sono i Comuni novaresi i più virtuosi

Raccolta differenziata: sono i Comuni novaresi i più virtuosi
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I Comuni della Provincia di Novara risultano  per l’anno 2016 i più virtuosi nella raccolta differenziata dei rifiuti, nel contenimento della quantità di rifiuti prodotti, nella quantità di rifiuti inviati in impianti per lo smaltimento finale. Risultano anche morigerati nella tassazione, a quanto si è potuto apprendere seguendo dalla cronaca nazionale, lo smaltimento finale dell’indifferenziato supera ormai i 200 euro alla tonnellata. Per i Comuni del Novarese, il prezzo ottenuto con il bando di gara indetto dall’Ato è pari a 114,99 euro alla tonnellata e vale per i prossimi otto anni. I dati raggiunti premiano il lavoro svolto dall’Ato (che comprende i due consorzi di bacino del Basso e del Medio Novarese) in sinergia con la Provincia di Novara che ha saputo fare da anello di congiunzione con la Regione Piemonte.
«Un ottimo risultato – commenta Giuseppe Cremona consigliere delegato per l’Ambiente della Provincia di Novara che si è speso in prima persona al tavolo regionale – la percentuale media della differenziata al 66,6% rispetto all’obiettivo 2020 del 65%. Entrambi i Consorzi hanno fatto bene, il Basso ha raggiunto il 67,7% e il Medio il 65,2%. Il raffronto viene fatto per l’anno 2016 e bisogna tener conto che in Piemonte i parametri di valutazione erano più restrittivi rispetto al livello nazionale (risale al maggio 2016 la legge nazionale di ricalcolo per le raccolte differenziate che la Regione Piemonte ha approvato nel 2017, ndr.), per cui ci sarà sicuramente un ulteriore miglioramento». La verifica dei dati 2017 è ancora in corso, ufficiosamente si parla di un aumento da uno a due punti percentuali. «Teniamo anche conto – continua Cremona – che c’è una collaborazione positiva e lodevole da parte della popolazione, possiamo dire che il concetto di raccolta differenziata sia entrato nelle abitudini delle famiglie. Ora si tratta di affinare come si sta cercando di fare, sia con l’utilizzo del sacco conforme, sia  con l’applicazione della tariffa puntuale che credo porterà a un salto di qualità innalzando significativamente la percentuale di materiale differenziato».
Dopo l’avvio in due quartieri di Novara della sperimentazione con la tariffa puntuale, all’inizio di gennaio 2018 tre piccoli Comuni (Vespolate,Tornaco, Borgolavezzaro) hanno intrapreso lo stesso percorso. «Dobbiamo essere ottimisti, - commenta Cremona che risiede a Tornaco – i risultati arriveranno, ho visto molto impegno da parte dei cittadini».
Il 2018 sarà un anno importante per migliorare la situazione ambientale a livello provinciale: lo stoccaggio del secco a Barengo (nella foto) terminerà nel mese di maggio, non ci saranno problemi per collocare i rifiuti, il contratto stipulato con A2A ha la durata di otto anni. L’anno in corso dovrebbe essere risolutivo anche per  la messa in sicurezza e chiusura della discarica di Ghemme. Lo studio di fattibilità è stato esaminato in due tavoli tecnici, non c’è solo la questione ambientale da risolvere, c’è anche quella economica. L’auspicio è che già nelle prossime settimane si riesca ad intravedere una soluzione.
Mariateresa Ugazio

I Comuni della Provincia di Novara risultano  per l’anno 2016 i più virtuosi nella raccolta differenziata dei rifiuti, nel contenimento della quantità di rifiuti prodotti, nella quantità di rifiuti inviati in impianti per lo smaltimento finale. Risultano anche morigerati nella tassazione, a quanto si è potuto apprendere seguendo dalla cronaca nazionale, lo smaltimento finale dell’indifferenziato supera ormai i 200 euro alla tonnellata. Per i Comuni del Novarese, il prezzo ottenuto con il bando di gara indetto dall’Ato è pari a 114,99 euro alla tonnellata e vale per i prossimi otto anni. I dati raggiunti premiano il lavoro svolto dall’Ato (che comprende i due consorzi di bacino del Basso e del Medio Novarese) in sinergia con la Provincia di Novara che ha saputo fare da anello di congiunzione con la Regione Piemonte.
«Un ottimo risultato – commenta Giuseppe Cremona consigliere delegato per l’Ambiente della Provincia di Novara che si è speso in prima persona al tavolo regionale – la percentuale media della differenziata al 66,6% rispetto all’obiettivo 2020 del 65%. Entrambi i Consorzi hanno fatto bene, il Basso ha raggiunto il 67,7% e il Medio il 65,2%. Il raffronto viene fatto per l’anno 2016 e bisogna tener conto che in Piemonte i parametri di valutazione erano più restrittivi rispetto al livello nazionale (risale al maggio 2016 la legge nazionale di ricalcolo per le raccolte differenziate che la Regione Piemonte ha approvato nel 2017, ndr.), per cui ci sarà sicuramente un ulteriore miglioramento». La verifica dei dati 2017 è ancora in corso, ufficiosamente si parla di un aumento da uno a due punti percentuali. «Teniamo anche conto – continua Cremona – che c’è una collaborazione positiva e lodevole da parte della popolazione, possiamo dire che il concetto di raccolta differenziata sia entrato nelle abitudini delle famiglie. Ora si tratta di affinare come si sta cercando di fare, sia con l’utilizzo del sacco conforme, sia  con l’applicazione della tariffa puntuale che credo porterà a un salto di qualità innalzando significativamente la percentuale di materiale differenziato».
Dopo l’avvio in due quartieri di Novara della sperimentazione con la tariffa puntuale, all’inizio di gennaio 2018 tre piccoli Comuni (Vespolate,Tornaco, Borgolavezzaro) hanno intrapreso lo stesso percorso. «Dobbiamo essere ottimisti, - commenta Cremona che risiede a Tornaco – i risultati arriveranno, ho visto molto impegno da parte dei cittadini».
Il 2018 sarà un anno importante per migliorare la situazione ambientale a livello provinciale: lo stoccaggio del secco a Barengo (nella foto) terminerà nel mese di maggio, non ci saranno problemi per collocare i rifiuti, il contratto stipulato con A2A ha la durata di otto anni. L’anno in corso dovrebbe essere risolutivo anche per  la messa in sicurezza e chiusura della discarica di Ghemme. Lo studio di fattibilità è stato esaminato in due tavoli tecnici, non c’è solo la questione ambientale da risolvere, c’è anche quella economica. L’auspicio è che già nelle prossime settimane si riesca ad intravedere una soluzione.
Mariateresa Ugazio

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