Raccolta firme per il referendum sulla separazione delle carriere dei magistrati al via a Novara

Raccolta firme per il referendum sulla separazione delle carriere dei magistrati al via a Novara
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NOVARA, Venerdì 5 maggio, all’ingresso del Tribunale di Novara, la locale Camera penale inizia a raccogliere le firme per il referendum di iniziativa dell’Unione Camere Penali Italiane sulla separazione delle carriere dei magistrati. Chi vorrà potrà sottoscrivere la proposta di legge a iniziativa popolare per la separazione delle carriere tra giudici e pubblici ministeri. “Un’iniziativa fondamentale – spiegano dalla Camera penale – per i diritti dei cittadini e che nulla ha a che vedere con esigenze corporative o di categoria”. Intanto domattina alle 10,30 corteo di avvocati penalisti in toga, con partenza dalle 10,30 dal Tribunale, per percorrere le strade del centro. Scopo dell’iniziativa, a conclusione della settimana di astensione dalle udienze (si sono celebrate solo le direttissime), protestare contro la riforma della giustizia penale, illustrandone le ragioni ai cittadini. “Una riforma – dicono i penalisti – che danneggia tutti: imputati e persone offese”. mo.c.

NOVARA, Venerdì 5 maggio, all’ingresso del Tribunale di Novara, la locale Camera penale inizia a raccogliere le firme per il referendum di iniziativa dell’Unione Camere Penali Italiane sulla separazione delle carriere dei magistrati. Chi vorrà potrà sottoscrivere la proposta di legge a iniziativa popolare per la separazione delle carriere tra giudici e pubblici ministeri. “Un’iniziativa fondamentale – spiegano dalla Camera penale – per i diritti dei cittadini e che nulla ha a che vedere con esigenze corporative o di categoria”.Intanto domattina alle 10,30 corteo di avvocati penalisti in toga, con partenza dalle 10,30 dal Tribunale, per percorrere le strade del centro. Scopo dell’iniziativa, a conclusione della settimana di astensione dalle udienze (si sono celebrate solo le direttissime), protestare contro la riforma della giustizia penale, illustrandone le ragioni ai cittadini. “Una riforma – dicono i penalisti – che danneggia tutti: imputati e persone offese”.mo.c.

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