«Radiologia al “S. Rocco” non chiuderà»

«Radiologia al “S. Rocco” non chiuderà»
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GALLIATE - «Non è prevista, nell’ambito della programmazione dell’attività del “Maggiore”, la chiusura della radiologia della sede galliatese». Il direttore generale dell’Azienda ospedaliero universitaria Maggiore della Carità di Novara, Mario Minola, smentisce seccamente le notizie che, da qualche settimana, si rincorrono in paese. Notizie, per la verità, suffragate dal fatto che molti galliatesi, all’atto della prenotazione di un esame radiologico al “San Rocco”, si sono visti dirottare a Novara. Preoccupazioni sono state sollevate anche dai medici di base, anch’essi indirizzati a non inviare più i pazienti al locale nosocomio per accertamenti di carattere radiologico. Facile dunque fare 2+2 e, in un clima comunque mai sopito di timori sulle sorti del presidio ospedaliero cittadino, dare per “morta” la radiologia galliatese. «Semplicemente - dice Minola - è in atto una riorganizzazione di tutto il settore radiologico che si articola su due poli, Novara e Galliate, al fine di evitare sprechi e duplicazioni inutili. L’obiettivo è quello di modulare i tempi di attesa dell’attività ambulatoriale a seconda delle dotazioni tecnologiche disponibili nel rispetto delle tempistiche previste dalla Regione. A Galliate sarà garantita l’attività radiologica di base alla popolazione e saranno velocizzati i tempi di risposta per i ricoverati». 

Il problema sarebbe l’assenza di dotazioni idonee: le apparecchiature a disposizione del “San Rocco”, ormai obsolete, non garantirebbero infatti la necessaria precisione diagnostica. 

Laura Cavalli

Leggi di più sul Corriere di Novara di giovedì 30 luglio 2015 

GALLIATE - «Non è prevista, nell’ambito della programmazione dell’attività del “Maggiore”, la chiusura della radiologia della sede galliatese». Il direttore generale dell’Azienda ospedaliero universitaria Maggiore della Carità di Novara, Mario Minola, smentisce seccamente le notizie che, da qualche settimana, si rincorrono in paese. Notizie, per la verità, suffragate dal fatto che molti galliatesi, all’atto della prenotazione di un esame radiologico al “San Rocco”, si sono visti dirottare a Novara. Preoccupazioni sono state sollevate anche dai medici di base, anch’essi indirizzati a non inviare più i pazienti al locale nosocomio per accertamenti di carattere radiologico. Facile dunque fare 2+2 e, in un clima comunque mai sopito di timori sulle sorti del presidio ospedaliero cittadino, dare per “morta” la radiologia galliatese. «Semplicemente - dice Minola - è in atto una riorganizzazione di tutto il settore radiologico che si articola su due poli, Novara e Galliate, al fine di evitare sprechi e duplicazioni inutili. L’obiettivo è quello di modulare i tempi di attesa dell’attività ambulatoriale a seconda delle dotazioni tecnologiche disponibili nel rispetto delle tempistiche previste dalla Regione. A Galliate sarà garantita l’attività radiologica di base alla popolazione e saranno velocizzati i tempi di risposta per i ricoverati». 

Il problema sarebbe l’assenza di dotazioni idonee: le apparecchiature a disposizione del “San Rocco”, ormai obsolete, non garantirebbero infatti la necessaria precisione diagnostica. 

Laura Cavalli

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