Ragazzo di 18 anni aggredito in stazione a suon di spintoni e insulti razzisti
Prezioso l'intervento della Polfer: il giovane, grazie alle immagini della videosorveglianza, ha poi potuto riconoscere i suoi assalitori
Sono in corso indagini da parte della Polizia ferroviaria in merito all’aggressione a un ragazzo, da poco maggiorenne, avvenuta in stazione a Novara dove sullo sfondo, oltre al bullismo, potrebbe emergere anche l’aggravante razziale.
L'aggressione
I fatti risalgono alla mattina di mercoledì 22 novembre, poco dopo le 7,30. Un giovane originario dello Sri Lanka, residente in un paese del Medio Novarese, appena sceso dal treno che ogni mattina prende per recarsi a scuola, in un istituto superiore di Novara, è stato circondato da un gruppetto di ragazzi, cinque o sei, alcuni coetanei, altri forse minorenni, che l’hanno prima strattonato e poi insultato, sembra anche urlandogli contro insulti a carattere razziale.
L'intervento della Polfer
L’agguato è avvenuto lontano dalle pensiline, in una zona defilata della stazione. La scena non è però sfuggita alla decina di viaggiatori che si trovano poco distanti e alcuni di loro hanno dato l’allarme.
Sono subito arrivati due agenti della Polfer, alla cui vista il gruppo di aggressori si è dato velocemente alla fuga in varie direzioni. Gli Agenti hanno soccorso la vittima, che a un primo esame non presentava lesioni gravi.
Il 18enne aggredito ha precisato di non conoscere gli aggressori che erano però a bordo del suo stesso convoglio ferroviario.
Le indagini
Le indagini della Polfer sono iniziate subito con l’esame delle videocamere di sorveglianza della stazione e delle zone adiacenti. Giovedì il 18enne, che ha presentato denuncia per l’aggressione, si è presentato negli uffici della Polizia ferroviaria di Novara, e ha visionato le immagini, riconoscendo gli aggressori.
Nei prossimi giorni potrebbero esserci sviluppi e la richiesta all’autorità giudiziaria di eventuali provvedimenti, una volta stabilita anche l’età degli appartenenti al gruppo.
Oltre al reato di aggressione, e altri reati, per i “bulli” è ipotizzabile l’aggravante razziale in merito agli insulti legati al colore della pelle della vittima.