Reati in calo nel Novarese grazie a prevenzione e contrasto
NOVARA, Il record nazionale di calo dei reati per la provincia di Novara, con un meno 13,53 %, percentuale più alta come diminuzione fra tutte le province italiane, è l’occasione per fare il punto sull’ordine pubblico con il questore di Novara Gaetano Todaro, classe 1959, romano, da un anno e mezzo a Novara. Per l'ordinamento amministrativo italiano, il questore è autorità di pubblica sicurezza, con competenza provinciale (foto Martignoni).
Il calo dei reati nel Novarese è certificato dalle statistiche provinciali e regionali sull’attività delittuosa nel 2015, fornite al “Sole 24 Ore” dal ministero dell’Interno, dipartimento della Pubblica Sicurezza e le statistiche si riferiscono al confronto tra il 2015 e il 2014. «Devo essere sincero sono molto soddisfatto dell’andamento dell’attività di Pubblica sicurezza – spiega il questore Todaro - che è sicuramente perfettibile, ma che, ci tengo a sottolinearlo, ha dimostrato come l’impegno profuso da tutto il personale interessato sia stato ed è notevole. In linea di massima esiste un tasso fisiologico di reati presente in tutti gli agglomerati urbani. Il calo dei reati può dipendere da tanti fattori ma il principale è l’attività di prevenzione. La prevenzione non è disgiunta dal contrasto».
Entrando nello specifico quali sono alcune di queste azioni di contrasto e vi sono alcuni dati numerici? «Al di là dell’impegno di tutti i settori, porto ad esempio la Volante che nell’ultimo anno ha svolto un’opera esemplare con un aumento significativo di arresti e denunce. Un’operatività che non è soltanto tempestività di intervento ma anche attenzione allo sviluppo successivo dell’attività. Questo tipo di operatività influisce sull’andamento dei reati. Nell’ultimo anno sono stati circa 200 gli arresti con un incremento del 20%. Sono diminuite le denunce a piede libero e le due cose sono proporzionali. Ma se parliamo del l’attività di prevenzione e contrasto non si deve parlare soltanto di denunce o arresti. Vi sono altri strumenti importati. Ad esempio l’avviso orale (l’ex diffida di Polizia), un atto con cui si invita la persona a tenere una condotta conforme alla legge, con l’avvertenza che in caso contrario potrà essere proposto per l’applicazione di misure sanzionatorie. Non tutti sanno che può avere conseguenze pesanti. Ad esempio in alcuni casi è possibile l’inibizione all’uso di apparecchi cellulari o informatici, la revoca della patente di guida. Per particolari tipologie di soggetti già gravati da precedenti giudiziari la possibilità di arresto in differita. Altro elemento incisivo d’azione è il foglio di via che inibisce a soggetti già noti per reati la permanenza in determinati Comuni. Nell’ultimo anno sono stati circa una cinquantina i fogli di via. Un altro strumento di contrasto e prevenzione sono i controlli amministrativi in locali pubblici quali bar, sale giochi o altri locali dove ad esempio vi è concentrazione di soggetti pericolosi. L’articolo 100 del Tulps (testo unico delle leggi di pubblica sicurezza), ovvero la sospensione della licenza di pubblico esercizio in determinate situazioni di reiterazione è stato applicato spesso a Novara negli ultimi mesi».
Massimo Delzoppo
Per saperne di più leggi il Corriere di Novara in edicola
NOVARA, Il record nazionale di calo dei reati per la provincia di Novara, con un meno 13,53 %, percentuale più alta come diminuzione fra tutte le province italiane, è l’occasione per fare il punto sull’ordine pubblico con il questore di Novara Gaetano Todaro, classe 1959, romano, da un anno e mezzo a Novara. Per l'ordinamento amministrativo italiano, il questore è autorità di pubblica sicurezza, con competenza provinciale (foto Martignoni).
Il calo dei reati nel Novarese è certificato dalle statistiche provinciali e regionali sull’attività delittuosa nel 2015, fornite al “Sole 24 Ore” dal ministero dell’Interno, dipartimento della Pubblica Sicurezza e le statistiche si riferiscono al confronto tra il 2015 e il 2014. «Devo essere sincero sono molto soddisfatto dell’andamento dell’attività di Pubblica sicurezza – spiega il questore Todaro - che è sicuramente perfettibile, ma che, ci tengo a sottolinearlo, ha dimostrato come l’impegno profuso da tutto il personale interessato sia stato ed è notevole. In linea di massima esiste un tasso fisiologico di reati presente in tutti gli agglomerati urbani. Il calo dei reati può dipendere da tanti fattori ma il principale è l’attività di prevenzione. La prevenzione non è disgiunta dal contrasto».
Entrando nello specifico quali sono alcune di queste azioni di contrasto e vi sono alcuni dati numerici? «Al di là dell’impegno di tutti i settori, porto ad esempio la Volante che nell’ultimo anno ha svolto un’opera esemplare con un aumento significativo di arresti e denunce. Un’operatività che non è soltanto tempestività di intervento ma anche attenzione allo sviluppo successivo dell’attività. Questo tipo di operatività influisce sull’andamento dei reati. Nell’ultimo anno sono stati circa 200 gli arresti con un incremento del 20%. Sono diminuite le denunce a piede libero e le due cose sono proporzionali. Ma se parliamo del l’attività di prevenzione e contrasto non si deve parlare soltanto di denunce o arresti. Vi sono altri strumenti importati. Ad esempio l’avviso orale (l’ex diffida di Polizia), un atto con cui si invita la persona a tenere una condotta conforme alla legge, con l’avvertenza che in caso contrario potrà essere proposto per l’applicazione di misure sanzionatorie. Non tutti sanno che può avere conseguenze pesanti. Ad esempio in alcuni casi è possibile l’inibizione all’uso di apparecchi cellulari o informatici, la revoca della patente di guida. Per particolari tipologie di soggetti già gravati da precedenti giudiziari la possibilità di arresto in differita. Altro elemento incisivo d’azione è il foglio di via che inibisce a soggetti già noti per reati la permanenza in determinati Comuni. Nell’ultimo anno sono stati circa una cinquantina i fogli di via. Un altro strumento di contrasto e prevenzione sono i controlli amministrativi in locali pubblici quali bar, sale giochi o altri locali dove ad esempio vi è concentrazione di soggetti pericolosi. L’articolo 100 del Tulps (testo unico delle leggi di pubblica sicurezza), ovvero la sospensione della licenza di pubblico esercizio in determinate situazioni di reiterazione è stato applicato spesso a Novara negli ultimi mesi».
Massimo Delzoppo
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