Di chi sono le responsabilità?

Report indaga sulla funivia del Mottarone: "Cronaca di una tragedia annunciata"

Il consigliere di minoranza stresiana Andrea Fasola Ardizzoia non ci sta alla ricostruzione vista in tv.

Report indaga sulla funivia del Mottarone: "Cronaca di una tragedia annunciata"
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La trasmissione di Rai 3 Report, in onda ieri sera lunedì 27 dicembre 2021, ha indagato sulla tragedai del Mottarone parlando di una "storia di una concessione pubblica tra carenze di manutenzione e di personale".

I fatti narrati da Report

"23 maggio 2021, è passato da poco mezzogiorno, la cabina numero 3 della Funivia del Mottarone precipita nel vuoto. Muoiono 14 persone, l’unico superstite è il piccolo Eitan, 5 anni. È la più grande tragedia mai avvenuta su una funivia. L’inchiesta della Procura di Verbania accerta che la cabina è caduta perché si è spezzata la fune traente e i freni di emergenza risultavano disattivati.

Sono passati sei mesi dalla strage del Mottarone, la cabina numero 3 è stata recuperata solo poche settimane fa con un’operazione spettacolare dei Vigili del Fuoco, ma il collegio dei periti nominati dal Tribunale, che dovranno accertare le cause della rottura della fune, sono appena all’inizio delle loro analisi e hanno già chiesto una proroga di sei mesi. Ma perché quella fune di acciaio si è spezzata? L’inchiesta di Report approfondisce tutti gli aspetti legati ai controlli e alla manutenzione, sottolineando le carenze di personale e di risorse degli organi statali di vigilanza del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Organi che avrebbero dovuto vigilare anche sui conflitti d’interesse. Grazie a documenti inediti e testimonianze esclusive, Report ricostruisce anche la storia della concessione pubblica dell’impianto, gestito fin dagli anni ‘70 da società riferibili alla famiglia di Luigi Nerini".

L'intervista all'ex dipendente

Un ex dipendente è stato intervistato in esclusiva da Report: l'uomo ha raccontato che già nel 2019 si era più volte lamentato, rischiando il licenziamento, con Tadini e Nerini del fatto che la funivia continuasse a trasportare passeggeri nonostante i problemi non risolti ai freni e l’utilizzo del forchettone.

L’indagine di Report sottolinea anche carenze con tutto l’impianto di manutenzione. La Leitner, azienda che doveva occuparsi della manutenzione dell’impianto, era stata contattata da Tadini per risolvere il problema ai freni già il 17 aprile ma, nonostante il contratto prevedesse un intervento entro 8 ore dalla chiamata, i tecnici si presentano solo l’8 maggio, e il problema ai freni si ripresenta, uguale, già pochi giorni dopo.

Dito puntato anche contro l'amministrazione dell'ex sindaco Canio di Milia, reo di aver investito soldi pubblici nell'azienda di Nerini e dell'attuale sindaco Marcella Severino che ha deciso di mantenere a Nerini l'affidamento del bar accanto alla funivia e che ha rifiutato di pagare i funerali delle vittime.

Reazioni a caldo

Il consigliere di minoranza stresiana Andrea Fasola Ardizzoia non ci sta alla ricostruzione vista in tv: "Non accetto che si dica che siamo tutti collusi e che abbiamo direttamente o indirettamente lavorato per la funivia. Penso che questo sia l'ennesimo schiaffo ad una città che non si può più permettere di protrarre una comunicazione negativa legata a questa tragedia. Lasciamo lavorare la giustizia e lavoriamo tutti insieme per superare questo momento".

QUI IL SERVIZIO DI REPORT.

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