Restauratore trova 25mila euro nel mobile e li restituisce subito alla (ignara) cliente
Non solo ha rinvenuto un Bot da 50 milioni di lire ancora convertibili in euro e lo ha restituito alla (peraltro ignara) legittima proprietaria, ma non ha nemmeno poi accettato una ricompensa che la donna voleva dargli. Protagonista del nobile gesto Simone Federici, antiquario novarese con bottega a Como. Che qualche giorno fa aveva ricevuto da una sua cliente un mobile, per la precisione una “madia”, da restaurare. «Non era messa poi così male - racconta Federici - ma di certo richiedeva qualche piccolo intervento. Mi sono messo al lavoro, con l’olio lubrificante, quando da sotto un cassetto con una sorta di doppio fondo sono spuntate una foto, una lettera e anche un altro foglio, ovvero un vecchio titolo di Stato, un Bot da 50 milioni. A quel punto ho subito informato la mia cliente, che è apparsa sorpresa, oltre che del tutto ignara». Entrata in possesso del prezioso titolo, evidentemente nascosto nella madia da qualche parente deceduto, la donna si è rivolta all’associazione “Agitalia”, specializzata nelle pratiche di riconversione delle lire in euro. «Molti dicono che l’onestà sia oggi un valore più unico che raro - commentano all’associazione - ed invece a quanto pare, fortunatamente, non è così perché ci sono persone che hanno ancora il senso della giustizia e della legalità. Ora la donna si è rivolta a noi al fine di ottenere il rimborso da parte di Bankitalia del Bot al portatore, che vale 25mila euro e qualcosa in più per interessi e rivalutazione. Solo per la cronaca: il Bot è appunto al portatore, quindi l’antiquario, se solo avesse voluto, avrebbe potuto tenerlo e riscuotere lui i soldi». La cliente gli ha offerto una ricompensa, ma lui ha rifiutato: «Non mi sembrava il caso - dice Federici - anche se ha insistito. E’ già una ottima cliente… vorrà dire che di certo non cambierà antiquario».
Paolo Viviani
Non solo ha rinvenuto un Bot da 50 milioni di lire ancora convertibili in euro e lo ha restituito alla (peraltro ignara) legittima proprietaria, ma non ha nemmeno poi accettato una ricompensa che la donna voleva dargli. Protagonista del nobile gesto Simone Federici, antiquario novarese con bottega a Como. Che qualche giorno fa aveva ricevuto da una sua cliente un mobile, per la precisione una “madia”, da restaurare. «Non era messa poi così male - racconta Federici - ma di certo richiedeva qualche piccolo intervento. Mi sono messo al lavoro, con l’olio lubrificante, quando da sotto un cassetto con una sorta di doppio fondo sono spuntate una foto, una lettera e anche un altro foglio, ovvero un vecchio titolo di Stato, un Bot da 50 milioni. A quel punto ho subito informato la mia cliente, che è apparsa sorpresa, oltre che del tutto ignara». Entrata in possesso del prezioso titolo, evidentemente nascosto nella madia da qualche parente deceduto, la donna si è rivolta all’associazione “Agitalia”, specializzata nelle pratiche di riconversione delle lire in euro. «Molti dicono che l’onestà sia oggi un valore più unico che raro - commentano all’associazione - ed invece a quanto pare, fortunatamente, non è così perché ci sono persone che hanno ancora il senso della giustizia e della legalità. Ora la donna si è rivolta a noi al fine di ottenere il rimborso da parte di Bankitalia del Bot al portatore, che vale 25mila euro e qualcosa in più per interessi e rivalutazione. Solo per la cronaca: il Bot è appunto al portatore, quindi l’antiquario, se solo avesse voluto, avrebbe potuto tenerlo e riscuotere lui i soldi». La cliente gli ha offerto una ricompensa, ma lui ha rifiutato: «Non mi sembrava il caso - dice Federici - anche se ha insistito. E’ già una ottima cliente… vorrà dire che di certo non cambierà antiquario».
Paolo Viviani