Ristorante cinese a Novara: "In 2 settimane clientela ridotta all'osso"

Ristorante cinese a Novara: "In 2 settimane clientela ridotta all'osso". Il post del proprietario Francesco Liguori fa il giro del web.

Ristorante Long Jin Di Yu Nana

"Due settimane con un numero di ospiti ridotto all'osso, insufficiente a coprire le spese vive, quali gli stipendi dei miei sette collaboratori. L'amarezza di vedere come i media possano manipolare i comportamenti, veicolare il sentir comune, creare discriminazione e speculazione. Lunedì 27 gennaio, tutti a celebrare la giornata della memoria... da martedì 28, tutti razzisti come prima".

Francesco Liguori è da 27 anni titolare di un ristorante a Novara assieme alla moglie di origini cinesi. In questi giorni, a causa del coronavirus, il suo locale si trova in una situazione difficile e Liguori ha scelto di sfogarsi a mezzo social.

"E' razzismo"

"Paura dello straniero, ovvero xenophobia, ovvero razzismo. Se è vero che il virus si è oramai diffuso ad etnie diverse da quella cinese, che senso ha discriminare le attività cinesi? I numeri di contagiati e morti sono risibili se paragonati anche solo a quelli dell'influenza comune. Nel mio post ho voluto sottolineare il potere dei media nell'influenzare l'opinione pubblica. Gli Ebrei tedeschi vivevano in pace e bene integrati fintanto che la propaganda del regime nazista non creò un sentimento comune di avversione. Ieri la caccia all'ebreo. Oggi la caccia al cinese. Se non vogliamo che le cose trascendano l'informazione deviante va combattuta sul nascere. La mia attività è ben radicata sul territorio sin dal 1992, molto probabilmente sopravviverà anche a questo momento di oggettiva difficoltà".

E ancora

"Il mio ristorante è l'unico a Novara a non adottare la formula all you can eat, ed è stato fortemente penalizzato dalla nascita di simili posti. La mia azienda è italiana quando si tratta di assumere dipendenti e pagare le tasse, purtroppo cinese quando si parla di coronavirus. Potete immaginare il mio rammarico?".