San Pietro Mosezzo

Rubavano acqua pubblica dagli idranti per rifornire le autocisterne

Operazione dei carabinieri forestali.

Rubavano acqua pubblica dagli idranti per rifornire le autocisterne
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A Novara operazione “Easy water” dei carabinieri forestali di Novara. A San Pietro Mosezzo (NO) idrante antincendio utilizzato per rubare acqua pubblica. Perquisite le sedi di ditte di autospurghi.

Rubavano acqua pubblica dagli idranti per rifornire le autocisterne

I carabineri forestali di Novara e Torino, nella mattinata di mercoledì 6 luglio 2022, hanno dato esecuzione a decreto di perquisizione e sequestro emesso dalla procura della repubblica di Novara per reati di furto aggravato di bene pubblico in concorso nei confronti di più ditte operanti nel settore della gestione dei rifiuti liquidi.

In particolare, le perquisizioni hanno riguardato 8 sedi operative site in Torino, Novara, Vercelli e Monza-Brianza riferite a 4 aziende. Al centro delle indagini, condotte dal Nipaaf (nucleo investigatico polizia ambientale agroalimentare e forestale) dei carabinieri forestali di Novara, un idrante per le pubbliche emergenze situato nella zona industriale di San Pietro Mosezzo (NO) utilizzato abusivamente per riempire automezzi cisterna.

I sospetti

I primi a insospettirsi sono stati i vigili della polizia locale del comune dopo aver occasionalmente riscontrato, a ridosso dell’idrante, delle vistose chiazze d’acqua. da qui sono state avviate le indagini da parte del Nipaaf di Novara.

Le investigazioni, effettuate anche con l’ausilio di videoriprese da remoto, hanno permesso di documentare 16 episodi in cui autocisterne appartenenti alle ditte coinvolte, per mezzo di una apposita chiave di manovra, attivavano l’erogazione dell’idrante dopo averlo collegato alla cisterna tramite una “manichetta”.

Le operazioni avvenivano perlopiù nelle prime ore dell’alba. Gli investigatori del Nipaaf hanno stimato in almeno 86.400 i litri di acqua oggetto dell’ipotesi di furto con solo riferimento agli episodi accertati non escludendo che altri ne siano avvenuti in passato.

Gli amministratori delle ditte coinvolte e gli operai autori delle “manovre” sono attualmente indagati presso la procura della repubblica di Novara per i reati di furto aggravato di bene pubblico in concorso e con l’aggravante della continuazione.

Le perquisizioni eseguite avranno altresì lo scopo di verificare se vi siano stati altri episodi, quantificare l’illecito profitto derivante per le società e comprendere l’utilizzo successivo  dell’acqua rubata.

L’indagine di Arpa

Una delle ditte coinvolte, con sede in comune di Novara, è stata altresì oggetto di approfondita verifica condotta anche con l’ausilio di ispettori di Arpa Novara, al fine di meglio comprendere le gestione interna dei rifiuti liquidi trattati.

L’operazione denominata “easy water” porta in evidenza come il prezioso bene dell’acqua pubblica sia sovente oggetto di condotte illecite ancor più gravi se considerato l’attuale periodo di crisi idrica.

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