Sala conferenze intitolata alla prof. Angela Vandoni
Grande commozione a Bellinzago ricordando la stimata insegnante
Grande emozione per i famigliari di Angela Vandoni, compianta docente di letteratura italiana, i quali, lo scorso 17 dicembre 2022, sono stati invitati nella biblioteca comunale di Bellinzago per partecipare ad una cerimonia volta ad intitolare la Sala Conferenze proprio alla professoressa Vandoni; un segno di riconoscenza da parte del Consiglio verso una donna che ha dato davvero tanto al paese. All’evento hanno presenziato anche il parroco, don Pierangelo Cerutti, alcuni membri del Consiglio di biblioteca, nonché il primo cittadino, Fabio Sponghini, e il vicesindaco, Matteo Bagnati, che hanno ricordato con piacere il lavoro svolto dall’insegnante, specialmente l’istituzione dei “venerdì letterari” alla biblioteca bellinzaghese.
I ricordi commossi
«Ho conosciuto Angela quando ancora insegnavo alla scuola primaria. – commenta commossa Federica Mingozzi, professoressa – Le ho chiesto di poter assistere alle sue lezioni e ci siamo subito intese; non dimenticherò mai quando un giorno mi ospitò a casa sua e mi raccontò se stessa, fu un momento davvero significativo per me. È lei che mi ha insegnato il mettersi a disposizione degli altri e sono davvero onorata di aver preso il suo posto ai venerdì letterari; conservo ancora i prospetti battuti a macchina delle gite che organizzava». «Oggi sono felice ed emozionata… ma delle due sicuramente più felice. – aggiunge Carla Vandoni, nipote di Angela – Nostra zia ci ha innanzitutto permesso di riunire la nostra famiglia qui a Bellinzago, che per noi, ovunque la vita ci ha portati, ha sempre il profumo di casa. Vedendo quello che Angela ha lasciato a tutti noi e al paese, capisco cosa si intende quando si dice che fare bene il proprio lavoro è fare del bene. Sapere che questa sala porterà il suo nome ci riempie di gioia: quando ci è stato comunicato l’abbiamo raccontato a tutti!». La cerimonia si è poi conclusa con un momento di convivialità, durante il quale i presenti hanno potuto condividere i loro ricordi della docente e ammirare la targa metallica affissa al muro della sala.