«Salviamo le linee Novara-Varallo Sesia e Santhià-Arona con i fondi europei»

«Salviamo le linee Novara-Varallo Sesia e Santhià-Arona con i fondi europei»
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ROMAGNANO SESIA - L’intervento del sindaco di Romagnano Sesia ha aperto un partecipato incontro organizzato dall’Associazione Ferrovie Piemonte (AFP) cui hanno partecipato il presidente della Provincia di Vercelli, Carlo Riva Vercellotti; la consigliera Laura Noro ed il dirigente del Settore Trasporti Iorio per la Provincia di Novara, i consiglieri regionali Rossi, Corgnati e Molinari, i sindaci di Campertogno, Gattinara, Ghemme, Prato Sesia, Sizzano, i rappresentanti dei Comuni di Borgosesia e Santhià, i rappresentanti del Comitato Difesa Linea Ferroviaria Novara Varallo Sesia Corazza e Beccaglia.  Baraggioni ha chiesto, da parte di tutti, un’assunzione di responsabilità per garantire al territorio la mobilità sulle linee Novara - Varallo Sesia e Santhià - Arona con i fondi europei che potrebbero essere usati per superare l’uso sporadico e ridare un servizio ai cittadini delle due linee. Il presidente di AFP, De Paolis, ha illustrato natura ed iniziative del suo sodalizio per promuovere una mobilità sostenibile a scala regionale. Invitando a ragionare per quadranti ha messo a disposizione i tecnici della sua associazione.A seguire gli interventi di Ferdinando Stanta, Stefano Sibilla, Angelo Marinoni, e Alessandro Marcon hanno permesso di illustrare un complesso e contraddittorio mondo del trasporto pubblico locale dove quest’ultimo paga pedaggi a RFI, per l’uso delle infrastrutture, maggiori del Freccia Rossa. Mondo che può però essere risorsa su cui puntare, innovando con decisione, resistendo alle regole di Trenitalia e copiando dai modelli europei, per dare al territorio ed alle Comunità interessate, un servizio degno di tale nome. Servizio al passo con i tempi, seguendo esempi collaudati e vincenti, anche facendo conto sulla crescita del traffico ferroviario delle merci che su Novara si intensificherà. Senza dimenticare che in Europa si comincia a far pagare l’uso delle strade ai mezzi pesanti che più degli altri le consumano. L’analisi specifica della Valsesia, allargata sino a Sizzano, conferma le potenzialità ferroviaria a fronte di un servizio automobilistico ben lontano dallo standard del treno. Analisi che evidenzia le necessità minime di servizio, di cadenzamento degli orari, di bigliettazione, di informazione, per giungere alla sostituzione del bus con il treno. Il pubblico ha, poi, sottolineato i disagi del servizio con autobus, la necessità della tutela del servizio merci per l’industria, l’opportunità di scoraggiare l’uso del mezzo privato, l’obbligo di controllare la qualità del servizio di Trenitalia, l’utilità di un servizio semplice efficace e noto a tutti, la necessità di un’attenzione particolare al pendolarismo specie quello sanitario, l’opportunità di recupero della Santhià Arona.  Il sindaco di Sizzano, lamentando lo stato di degrado delle strade e la mancanza di risorse per provvedere alla loro sistemazione da parte della Provincia, ha, altresì, espresso il convincimento «dell’opportunità del ritorno al treno, anche facendo opera di convincimento presso le famiglie dei ragazzi che viaggino in autobus»; mentre il collega di Campertogno ha sottolineato «l’assurdità sia di luoghi turistici privi di servizi di trasporto pubblico nei giorni festivi, sia dei lavori fatti per Expo migliorando una linea chiusa». Corazza, per il Comitato Difesa Linea, ha espresso grande apprezzamento per il lavoro di AFP che ribadisce quanto affermato, senza esito alcuno, dal Comitato da alcuni decenni. «Ricordando le due gare, per il ferro in Regione e per la gomma in Provincia - ha detto - esprimo la necessità di decisioni chiare a favore del treno applicando il “sistema a pettine”, integrando il bus in un servizio territoriale. Rilevata la funzionalità, per le merci, della linea sino a Romagnano, ci si chiede perché non usarla anche per i passeggeri. Gli errori del passato vanno ricordati per evitare di rifarli». Formulando all’assessore regionale Balocco sinceri auguri per la gara epocale del ferro, Corazza ha consegnato un documento del Comitato che fissa la posizione del sodalizio rispetto alle problematiche del TPL ed alla necessità del treno.  Balocco ha chiuso i lavori della mattinata chiedendo ai politici «l’assunzione di responsabilità per il passato». Ha poi espresso la necessità di un riequilibrio del rapporto ferro gomma, a vantaggio del primo, ricordando «i tre nodi da sciogliere per dare un buon servizio all’utenza. La rete RFI ed il pedaggio per il suo uso vanno resi accessibili ad una reale pluralità di gestori. E’ necessario trovare le risorse per il rinnovamento del materiale rotabile. Andrà assicurata a Trenitalia una reale concorrenza per avere effettive condizioni di mercato a vantaggio della Comunità». Ferro e gomma dovranno essere coordinati dall’Agenzia della mobilità regionale perché Trenitalia e le ditte dei bus sono interessati solo al contributo pubblico non alla crescita dell’utenza. «Si dovrà lavorare per quadranti - ha aggiunto l'assessore regionale - ed in tale sede le linee Romagnano Varallo e Santhià Arona troveranno attenzione. Nel frattempo e per 4/5 anni, si dovrà lavorare alla gara e “smontare”, per quanto possibile, l’attuale Contratto di Servizio di Trenitalia». 

L'esponente della giunta regionale ha anche chiesto di poter lavorare assieme, cercando l’integrazione per superare uno status quo inaccettabile. «Non si sono tagliati i fondi, ma si deve riorganizzare il servizio anche avendo contro un sindacato ancorato a vecchi schemi che corrono il rischio di azzerare i servizi pubblici per l’incapacità di adeguarli ai tempi diversi che oggi viviamo», ha concluso.      

Paolo Usellini

ROMAGNANO SESIA - L’intervento del sindaco di Romagnano Sesia ha aperto un partecipato incontro organizzato dall’Associazione Ferrovie Piemonte (AFP) cui hanno partecipato il presidente della Provincia di Vercelli, Carlo Riva Vercellotti; la consigliera Laura Noro ed il dirigente del Settore Trasporti Iorio per la Provincia di Novara, i consiglieri regionali Rossi, Corgnati e Molinari, i sindaci di Campertogno, Gattinara, Ghemme, Prato Sesia, Sizzano, i rappresentanti dei Comuni di Borgosesia e Santhià, i rappresentanti del Comitato Difesa Linea Ferroviaria Novara Varallo Sesia Corazza e Beccaglia.  Baraggioni ha chiesto, da parte di tutti, un’assunzione di responsabilità per garantire al territorio la mobilità sulle linee Novara - Varallo Sesia e Santhià - Arona con i fondi europei che potrebbero essere usati per superare l’uso sporadico e ridare un servizio ai cittadini delle due linee. Il presidente di AFP, De Paolis, ha illustrato natura ed iniziative del suo sodalizio per promuovere una mobilità sostenibile a scala regionale. Invitando a ragionare per quadranti ha messo a disposizione i tecnici della sua associazione.A seguire gli interventi di Ferdinando Stanta, Stefano Sibilla, Angelo Marinoni, e Alessandro Marcon hanno permesso di illustrare un complesso e contraddittorio mondo del trasporto pubblico locale dove quest’ultimo paga pedaggi a RFI, per l’uso delle infrastrutture, maggiori del Freccia Rossa. Mondo che può però essere risorsa su cui puntare, innovando con decisione, resistendo alle regole di Trenitalia e copiando dai modelli europei, per dare al territorio ed alle Comunità interessate, un servizio degno di tale nome. Servizio al passo con i tempi, seguendo esempi collaudati e vincenti, anche facendo conto sulla crescita del traffico ferroviario delle merci che su Novara si intensificherà. Senza dimenticare che in Europa si comincia a far pagare l’uso delle strade ai mezzi pesanti che più degli altri le consumano. L’analisi specifica della Valsesia, allargata sino a Sizzano, conferma le potenzialità ferroviaria a fronte di un servizio automobilistico ben lontano dallo standard del treno. Analisi che evidenzia le necessità minime di servizio, di cadenzamento degli orari, di bigliettazione, di informazione, per giungere alla sostituzione del bus con il treno. Il pubblico ha, poi, sottolineato i disagi del servizio con autobus, la necessità della tutela del servizio merci per l’industria, l’opportunità di scoraggiare l’uso del mezzo privato, l’obbligo di controllare la qualità del servizio di Trenitalia, l’utilità di un servizio semplice efficace e noto a tutti, la necessità di un’attenzione particolare al pendolarismo specie quello sanitario, l’opportunità di recupero della Santhià Arona.  Il sindaco di Sizzano, lamentando lo stato di degrado delle strade e la mancanza di risorse per provvedere alla loro sistemazione da parte della Provincia, ha, altresì, espresso il convincimento «dell’opportunità del ritorno al treno, anche facendo opera di convincimento presso le famiglie dei ragazzi che viaggino in autobus»; mentre il collega di Campertogno ha sottolineato «l’assurdità sia di luoghi turistici privi di servizi di trasporto pubblico nei giorni festivi, sia dei lavori fatti per Expo migliorando una linea chiusa». Corazza, per il Comitato Difesa Linea, ha espresso grande apprezzamento per il lavoro di AFP che ribadisce quanto affermato, senza esito alcuno, dal Comitato da alcuni decenni. «Ricordando le due gare, per il ferro in Regione e per la gomma in Provincia - ha detto - esprimo la necessità di decisioni chiare a favore del treno applicando il “sistema a pettine”, integrando il bus in un servizio territoriale. Rilevata la funzionalità, per le merci, della linea sino a Romagnano, ci si chiede perché non usarla anche per i passeggeri. Gli errori del passato vanno ricordati per evitare di rifarli». Formulando all’assessore regionale Balocco sinceri auguri per la gara epocale del ferro, Corazza ha consegnato un documento del Comitato che fissa la posizione del sodalizio rispetto alle problematiche del TPL ed alla necessità del treno.  Balocco ha chiuso i lavori della mattinata chiedendo ai politici «l’assunzione di responsabilità per il passato». Ha poi espresso la necessità di un riequilibrio del rapporto ferro gomma, a vantaggio del primo, ricordando «i tre nodi da sciogliere per dare un buon servizio all’utenza. La rete RFI ed il pedaggio per il suo uso vanno resi accessibili ad una reale pluralità di gestori. E’ necessario trovare le risorse per il rinnovamento del materiale rotabile. Andrà assicurata a Trenitalia una reale concorrenza per avere effettive condizioni di mercato a vantaggio della Comunità». Ferro e gomma dovranno essere coordinati dall’Agenzia della mobilità regionale perché Trenitalia e le ditte dei bus sono interessati solo al contributo pubblico non alla crescita dell’utenza. «Si dovrà lavorare per quadranti - ha aggiunto l'assessore regionale - ed in tale sede le linee Romagnano Varallo e Santhià Arona troveranno attenzione. Nel frattempo e per 4/5 anni, si dovrà lavorare alla gara e “smontare”, per quanto possibile, l’attuale Contratto di Servizio di Trenitalia». 

L'esponente della giunta regionale ha anche chiesto di poter lavorare assieme, cercando l’integrazione per superare uno status quo inaccettabile. «Non si sono tagliati i fondi, ma si deve riorganizzare il servizio anche avendo contro un sindacato ancorato a vecchi schemi che corrono il rischio di azzerare i servizi pubblici per l’incapacità di adeguarli ai tempi diversi che oggi viviamo», ha concluso.      

Paolo Usellini

 

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