Scarichi illeciti nel lago d’Orta: sequestrati 2 impianti e multe per 6mila euro

Sequestrato un centro di analisi chimiche privato.

Scarichi illeciti nel lago d’Orta: sequestrati 2 impianti e multe per 6mila euro
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I Carabinieri Forestale hanno sequestrato due impianti ed elevato sanzioni per 6000 euro in materia di inquinamento del lago d’Orta.

Scarichi illeciti

Dal 22 marzo scorso è stata avviata, infatti, una campagna di controlli finalizzata alla prevenzione degli scarichi abusivi nel Cusio. L’attività è stata concentrata nelle aree limitrofe al lago. L’azione è stata sviluppata prevalentemente nel territorio del Comune di S. Maurizio d’Opaglio e svolta in concorso con unità della Compagnia di Arona, delle Stazioni territoriali e del Nucleo Ispettorato del Lavoro dei Carabinieri. L’azione è stata concentrata a S. Maurizio perché, negli ultimi anni, sono stati registrati in quel territorio la maggior parte di casi di illecito sversamento a lago.

Sequestrato un centro di analisi chimiche privato

Sono state sottoposte a controllo un totale di 15 ditte. Di queste, 2 sono state interessate da un provvedimento di sequestro penale per violazione alla normativa sulla gestione dei rifiuti ed i rispettivi titolari denunciati all’autorità giudiziaria. In uno dei due casi, l’azienda risultava del tutto priva di autorizzazioni ambientali, sia alla gestione dei rifiuti, sia alle immissioni di gas in atmosfera. È, pertanto, stata sottoposta a sequestro preventivo l’intera azienda, sequestro convalidato dal gip. di Novara nei giorni scorsi.

In un secondo caso, è stata contestata l’illecita gestione dei rifiuti, non essendo tracciabile la destinazione finale dei rifiuti prodotti dall’attività aziendale. È stato interessato dal provvedimento di sequestro un centro di analisi chimiche privato, specializzato nel campo delle analisi nel settore delle pulizie dei metalli. Anche in questo caso, il sequestro è stato convalidato. In altri due casi, poi, sono state contestate due violazioni amministrative di 2.066 e di 4.133,33 euro . In un caso è stata accertata la mancata tenuta del registro di carico/scarico rifiuti, in un secondo caso, invece, è stata appurata l’irregolare tenuta del medesimo registro. I controlli, rende noto il Comando provinciale “proseguiranno ulteriormente allo scopo di disincentivare ogni azione illecita e salvaguardare al meglio l’integrità ambientale”.

 

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