Sciopero generale: «Protesta contro gli effetti devastanti della crisi»

Sciopero generale: «Protesta contro gli effetti devastanti della crisi»
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NOVARA -  L’Unione Sindacale di Base organizza una «due giorni di protesta  e di proposta» per domani 21 ottobre e sabato 22 ottobre. I dettagli sono stati presentati ieri in conferenza stampa presso la sede Usb di Novara, in Via Goito 5: «Domani si svolgerà anche a Novara uno sciopero generale - ha anticipato Felice Lanni dell’Usb Novara  - Parteciperanno lavoratori del comparto pubblico e privato, studenti, disoccupati, altre organizzazioni sociali  che dicono “no” alla controriforma costituzionale.  Il filo conduttore è la protesta contro gli effetti devastanti della crisi: la disoccupazione che coinvolge anche tanti giovani,  lo stato di povertà di diverse famiglie, i bisogni sociali in termini sanitari, scolastici, di servizi educativi e socio-assistenziali che restano insoddisfatti.  Anche la proposta di riforma costituzionale tende a restringere  gli spazi di democrazia e di partecipazione popolare. Dietro c’è un disegno frutto delle direttive Ue e dei gradi poteri finanziari». Le richieste della Usb sono «il rafforzamento dello stato sociale, dei servizi pubblici e della sanità - ha proseguito Lanni  - Anche a Novara  la stragrande maggioranza di medici e infermieri ha ferie in arretrato non godute per poter garantire i servizi essenziali: in Italia servirebbero 100mila assunzioni. Oltre 3 milioni di dipendenti pubblici sono in attesa del rinnovo del contratto di lavoro scaduto da 7 anni. Il Jobs Act propone una crescita legata alla diminuzione dei diritti dei lavoratori». A Novara domani «il ritrovo dei manifestanti  è fissato per le ore 8,30 in piazza Cavour, da lì partirà un corteo per le vie del centro  fino ad arrivare in piazza Matteotti, davanti alla Prefettura - ha concluso Lanni - Abbiamo già chiesto al Prefetto di Novara, Francesco Paolo Castaldo, che riceva una delegazione di manifestanti. Non vogliamo contrapposizioni, neppure con le Forze dell’Ordine: l’ultima cosa a cui pensiamo sono i disordini». 
Tra gli aderenti allo sciopero c’è anche l’Unione degli Studenti:  «La riforma della “Buona scuola” ha creato problemi  - ha aggiunto Andrea Licata, studente dell’Istituto Mossotti e rappresentante Uds -  Si va dall’accentramento del potere nelle mani dei dirigenti scolastici alla mancata assegnazione degli insegnanti ancora oggi, a metà ottobre. L’alternanza scuola-lavoro, divenuta obbligatoria, è quasi uno sfruttamento. Molto spesso non si fa il lavoro per cui si è studiato e poi non si è neppure retribuiti. Rischiano di nascere scuole di serie A e di serie B, a seconda dei finanziamenti  disponibili o meno da parte dello Stato e delle aziende. A Novara ci sono situazioni critiche, al Liceo Artistico Casorati il tetto e  un muro presentano delle perdite». 
Sabato 22 ottobre, invece, a Roma in Piazza San Giovanni  dalle ore 14 ci sarà il “No Renzi day” , «manifestazione nazionale  per dire no alla controriforma costituzionale e a tutti i suoi autori - ha spiegato  Lanni -  Si potrà arrivare in treno da Novara o in pullman da Milano». 
Per informazioni contattare l’Usb  (tel.: 0321-628053; e-mail: novara@usb.it).

A causa lo sciopero nella giornata di domani si potrebbero verificari disservizi in diversi settori. Assa comunica che la raccolta differenziata dei rifiuti potrebbe potrebbe subire interruzioni o ritardi. Stessa cosa per i servizi erogati dall'Asl No e dall'ospedale Maggiore, fatti salvi quelli indispensabili garantiti per legge. Difficoltà anche a spostarsi in treno: il personale di Trenitalia farà sciopero dalle 9.01 alle 17.  Le Frecce circoleranno regolarmente. L’agitazione sindacale potrà comportare ulteriori modifiche al servizio anche prima dell’inizio e dopo la sua conclusione. Per i treni a lunga percorrenza sono previste modifiche al programma di circolazione che riportiamo qui di seguito. Nel trasporto regionale, sebbene la fascia oraria dello sciopero non contempli servizi minimi previsti per legge, Trenitalia sarà impegnata a offrire un adeguato livello di servizio.

Filippo Bezio 

v.s.

NOVARA -  L’Unione Sindacale di Base organizza una «due giorni di protesta  e di proposta» per domani 21 ottobre e sabato 22 ottobre. I dettagli sono stati presentati ieri in conferenza stampa presso la sede Usb di Novara, in Via Goito 5: «Domani si svolgerà anche a Novara uno sciopero generale - ha anticipato Felice Lanni dell’Usb Novara  - Parteciperanno lavoratori del comparto pubblico e privato, studenti, disoccupati, altre organizzazioni sociali  che dicono “no” alla controriforma costituzionale.  Il filo conduttore è la protesta contro gli effetti devastanti della crisi: la disoccupazione che coinvolge anche tanti giovani,  lo stato di povertà di diverse famiglie, i bisogni sociali in termini sanitari, scolastici, di servizi educativi e socio-assistenziali che restano insoddisfatti.  Anche la proposta di riforma costituzionale tende a restringere  gli spazi di democrazia e di partecipazione popolare. Dietro c’è un disegno frutto delle direttive Ue e dei gradi poteri finanziari». Le richieste della Usb sono «il rafforzamento dello stato sociale, dei servizi pubblici e della sanità - ha proseguito Lanni  - Anche a Novara  la stragrande maggioranza di medici e infermieri ha ferie in arretrato non godute per poter garantire i servizi essenziali: in Italia servirebbero 100mila assunzioni. Oltre 3 milioni di dipendenti pubblici sono in attesa del rinnovo del contratto di lavoro scaduto da 7 anni. Il Jobs Act propone una crescita legata alla diminuzione dei diritti dei lavoratori». A Novara domani «il ritrovo dei manifestanti  è fissato per le ore 8,30 in piazza Cavour, da lì partirà un corteo per le vie del centro  fino ad arrivare in piazza Matteotti, davanti alla Prefettura - ha concluso Lanni - Abbiamo già chiesto al Prefetto di Novara, Francesco Paolo Castaldo, che riceva una delegazione di manifestanti. Non vogliamo contrapposizioni, neppure con le Forze dell’Ordine: l’ultima cosa a cui pensiamo sono i disordini». 
Tra gli aderenti allo sciopero c’è anche l’Unione degli Studenti:  «La riforma della “Buona scuola” ha creato problemi  - ha aggiunto Andrea Licata, studente dell’Istituto Mossotti e rappresentante Uds -  Si va dall’accentramento del potere nelle mani dei dirigenti scolastici alla mancata assegnazione degli insegnanti ancora oggi, a metà ottobre. L’alternanza scuola-lavoro, divenuta obbligatoria, è quasi uno sfruttamento. Molto spesso non si fa il lavoro per cui si è studiato e poi non si è neppure retribuiti. Rischiano di nascere scuole di serie A e di serie B, a seconda dei finanziamenti  disponibili o meno da parte dello Stato e delle aziende. A Novara ci sono situazioni critiche, al Liceo Artistico Casorati il tetto e  un muro presentano delle perdite». 
Sabato 22 ottobre, invece, a Roma in Piazza San Giovanni  dalle ore 14 ci sarà il “No Renzi day” , «manifestazione nazionale  per dire no alla controriforma costituzionale e a tutti i suoi autori - ha spiegato  Lanni -  Si potrà arrivare in treno da Novara o in pullman da Milano». 
Per informazioni contattare l’Usb  (tel.: 0321-628053; e-mail: novara@usb.it).

A causa lo sciopero nella giornata di domani si potrebbero verificari disservizi in diversi settori. Assa comunica che la raccolta differenziata dei rifiuti potrebbe potrebbe subire interruzioni o ritardi. Stessa cosa per i servizi erogati dall'Asl No e dall'ospedale Maggiore, fatti salvi quelli indispensabili garantiti per legge. Difficoltà anche a spostarsi in treno: il personale di Trenitalia farà sciopero dalle 9.01 alle 17.  Le Frecce circoleranno regolarmente. L’agitazione sindacale potrà comportare ulteriori modifiche al servizio anche prima dell’inizio e dopo la sua conclusione. Per i treni a lunga percorrenza sono previste modifiche al programma di circolazione che riportiamo qui di seguito. Nel trasporto regionale, sebbene la fascia oraria dello sciopero non contempli servizi minimi previsti per legge, Trenitalia sarà impegnata a offrire un adeguato livello di servizio.

Filippo Bezio 

v.s.

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