Scomparsa di Giampaolo Ferrari: il ricordo della famiglia

Scomparsa di Giampaolo Ferrari: il ricordo della famiglia
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NOVARA – La scomparsa dell’ingegner Giampaolo Ferrari, vicepresidente e amministratore delegato della Comoli Ferrari, ha suscitato grande cordoglio in tutto il Novarese.

Molte le attestazioni giunte in queste ore, a partire da quella della famiglia, con un comunicato il cui titolo rende bene la figura del 67enne: “Giampaolo Ferrari: un grande imprenditore, un uomo generoso”.

“Con Giampaolo Ferrari – si legge - scompare un protagonista, una figura determinante per tutte le imprese che lo hanno visto coinvolto o nelle quali ha coinvolto le persone più disparate: grandi personalità e gente comune, tantissime. L’evoluzione dell’azienda di famiglia, la Comoli Ferrari, negli ultimi vent’anni è stata impressionante. Crescere. Sempre. Comunque. era lo slogan che aveva coniato con il fratello Beppe e che rimarcava la volontà/necessità di essere sempre i migliori, senza mai dimenticare però l’attenzione alle persone, all’ambiente in cui operava. L’ingegnere, come lo chiamavano i collaboratori, i clienti, i fornitori, era un imprenditore che ha fatto della visione e della passione le chiavi per portare al successo tutti quelli che hanno lavorato con lui. Come amministratore delegato del gruppo Comoli Ferrari è stato un grande manager che ha portato una azienda che operava in ambito locale, ad affermarsi in Italia e negli ultimi anni all’estero, Svizzera e Marocco in particolare. Membro del Consiglio direttivo di IMQ, l’Istituto del Marchio di qualità e del Prosiel, l’ente di promozione della sicurezza elettrica;  per FME, la Federazione dei grossisti e distributori di Materiale Elettrico, è stato per 8 anni un dinamico presidente che ha modificato radicalmente l’approccio degli associati al settore. Figura di spicco del Consiglio di Amministrazione della Banca Popolare di Novara, poi vice presidente del Comitato territoriale di consultazione e credito della Divisione Banca Popolare di Novara del Banco Popolare, Giampaolo Ferrari esprimeva anche in questi incarichi l’attenzione al territorio che ha contraddistinto da sempre la sua famiglia, che gli è valsa la nomina a Novarese dell’anno e a cavaliere della Repubblica”.

La famiglia rimarca quanto già da noi sottolineato stamani: l’attenzione di Ferrari per il sociale. “Nella recente edizione della Fiera Elettrica, da lui ideata nel 2002, aveva voluto organizzare una serata benefica per la LILT e per forLife, l’associazione di Rita Fossaceca, e i suoi interventi a sostegno dei più deboli non si contano. È  stato una figura di spicco e attualmente un significativo riferimento del Lions Clubs International: fondatore del LC Novara Ticino, Governatore distrettuale, ha portato innovazione anche in questa organizzazione fortemente strutturata creando grande consenso e attenzione ai progetti del Distretto 108Ia1. Uno per tutti, la realizzazione dell’Hotel Lago Losetta Melvin Jones al Sestriere: una struttura progettata per accogliere e avviare allo sport persone disabili, inaugurata durante l’Olimpiade 2006. Nessuno dei soci Lions dimenticherà la Rosa Blu simbolo del suo anno da Governatore. E la sua tendenza ad aggregare e coinvolgere lo ha portato ad essere per 28 anni il presidente dell’associazione dei club service novaresi effettuando importantissimi interventi sul territorio. Grande pescatore, sportivo, sostenitore e sponsor del Novara Calcio e del Volley, tifosissimo della Juve, viveva per fare, un passo alla volta, senza mettersi in mostra, ma cercando di sorprendere tutti coi risultati. Ha lasciato a suo figlio Paolo e alle sue nipoti, Margherita e Anastasia, una eredità imprenditoriale importante, fornendo loro gli strumenti e lo spirito per continuare la tradizione di famiglia”.

 

Il sindaco Andrea Ballarè così lo ricorda: “Un uomo di grande valore, imprenditore attento e capace, sempre generoso con la città e sempre pronto a sostenere progetti e iniziative nel campo sociale e culturale”. L’onorevole Gaetano Nastri: “Si tratta di un lutto che colpisce e addolora l’intero territorio. L’ingegner Giampaolo era una persona molto dotata, di grande intelligenza, che sapeva sempre guardare avanti”. I funerali, come anticipato, si terranno mercoledì 20 aprile, alle 15,30, nella chiesa parrocchiale di S. Martino. Non fiori, ma donazioni a favore della Lilt e di Forlifeonlus.

mo.c.


NOVARA – La scomparsa dell’ingegner Giampaolo Ferrari, vicepresidente e amministratore delegato della Comoli Ferrari, ha suscitato grande cordoglio in tutto il Novarese.

Molte le attestazioni giunte in queste ore, a partire da quella della famiglia, con un comunicato il cui titolo rende bene la figura del 67enne: “Giampaolo Ferrari: un grande imprenditore, un uomo generoso”.

“Con Giampaolo Ferrari – si legge - scompare un protagonista, una figura determinante per tutte le imprese che lo hanno visto coinvolto o nelle quali ha coinvolto le persone più disparate: grandi personalità e gente comune, tantissime. L’evoluzione dell’azienda di famiglia, la Comoli Ferrari, negli ultimi vent’anni è stata impressionante. Crescere. Sempre. Comunque. era lo slogan che aveva coniato con il fratello Beppe e che rimarcava la volontà/necessità di essere sempre i migliori, senza mai dimenticare però l’attenzione alle persone, all’ambiente in cui operava. L’ingegnere, come lo chiamavano i collaboratori, i clienti, i fornitori, era un imprenditore che ha fatto della visione e della passione le chiavi per portare al successo tutti quelli che hanno lavorato con lui. Come amministratore delegato del gruppo Comoli Ferrari è stato un grande manager che ha portato una azienda che operava in ambito locale, ad affermarsi in Italia e negli ultimi anni all’estero, Svizzera e Marocco in particolare. Membro del Consiglio direttivo di IMQ, l’Istituto del Marchio di qualità e del Prosiel, l’ente di promozione della sicurezza elettrica;  per FME, la Federazione dei grossisti e distributori di Materiale Elettrico, è stato per 8 anni un dinamico presidente che ha modificato radicalmente l’approccio degli associati al settore. Figura di spicco del Consiglio di Amministrazione della Banca Popolare di Novara, poi vice presidente del Comitato territoriale di consultazione e credito della Divisione Banca Popolare di Novara del Banco Popolare, Giampaolo Ferrari esprimeva anche in questi incarichi l’attenzione al territorio che ha contraddistinto da sempre la sua famiglia, che gli è valsa la nomina a Novarese dell’anno e a cavaliere della Repubblica”.

La famiglia rimarca quanto già da noi sottolineato stamani: l’attenzione di Ferrari per il sociale. “Nella recente edizione della Fiera Elettrica, da lui ideata nel 2002, aveva voluto organizzare una serata benefica per la LILT e per forLife, l’associazione di Rita Fossaceca, e i suoi interventi a sostegno dei più deboli non si contano. È  stato una figura di spicco e attualmente un significativo riferimento del Lions Clubs International: fondatore del LC Novara Ticino, Governatore distrettuale, ha portato innovazione anche in questa organizzazione fortemente strutturata creando grande consenso e attenzione ai progetti del Distretto 108Ia1. Uno per tutti, la realizzazione dell’Hotel Lago Losetta Melvin Jones al Sestriere: una struttura progettata per accogliere e avviare allo sport persone disabili, inaugurata durante l’Olimpiade 2006. Nessuno dei soci Lions dimenticherà la Rosa Blu simbolo del suo anno da Governatore. E la sua tendenza ad aggregare e coinvolgere lo ha portato ad essere per 28 anni il presidente dell’associazione dei club service novaresi effettuando importantissimi interventi sul territorio. Grande pescatore, sportivo, sostenitore e sponsor del Novara Calcio e del Volley, tifosissimo della Juve, viveva per fare, un passo alla volta, senza mettersi in mostra, ma cercando di sorprendere tutti coi risultati. Ha lasciato a suo figlio Paolo e alle sue nipoti, Margherita e Anastasia, una eredità imprenditoriale importante, fornendo loro gli strumenti e lo spirito per continuare la tradizione di famiglia”.

Il sindaco Andrea Ballarè così lo ricorda: “Un uomo di grande valore, imprenditore attento e capace, sempre generoso con la città e sempre pronto a sostenere progetti e iniziative nel campo sociale e culturale”. L’onorevole Gaetano Nastri: “Si tratta di un lutto che colpisce e addolora l’intero territorio. L’ingegner Giampaolo era una persona molto dotata, di grande intelligenza, che sapeva sempre guardare avanti”. I funerali, come anticipato, si terranno mercoledì 20 aprile, alle 15,30, nella chiesa parrocchiale di S. Martino. Non fiori, ma donazioni a favore della Lilt e di Forlifeonlus.

mo.c.


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