Sconti di pena in Appello per l’operazione “White sugar”

Sconti di pena in Appello per l’operazione “White sugar”
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NOVARA - A poco più di un anno dalla sentenza di primo grado, che risale al 26 maggio 2014, processo d’Appello, a Torino, per l’inchiesta “White sugar”, operazione condotta a inizio dello scorso anno dalla Guardia di Finanza, coordinata dalla Direzione Antimafia. Un’inchiesta condotta contro lo spaccio di droga, in particolare cocaina, tra Santo Domingo e l’Italia. Un’attività che, stando alle indagini, aveva come propria base il Novarese, per la precisione Galliate.

Coinvolti nella vicenda diversi novaresi. In secondo grado, processati con rito abbreviato, hanno ottenuto uno sconto di pena. Giuseppe Modica, attualmente in carcere ad Asti e che per la Procura sarebbe stato ai vertici di un’associazione per lo spaccio nelle piazze più importanti del Nord Italia, è stato condannato a 16 anni e 34mila euro di multa (in primo grado aveva rimediato 18 anni e 60mila euro). Rideterminata la pena, ritenuta la continuazione con una sentenza del 2011 della Corte d’Appello di Torino, per Gianluca Modica, 37 anni, in carcere a Torino, che, stando agli inquirenti, dava una mano al padre, rappresentando il suo punto di riferimento principale in Italia. E’ passato da 18 anni a 16 anni e 4 mesi e 34.400 euro di multa. Pena ridotta anche per Francesco Casubolo, 51 anni, reputato dagli inquirenti «stretto collaboratore» dei due Modica. La Corte d’Appello ha ridotto la sua condanna dagli iniziali 15 anni a 11 anni e 4 mesi. Sette anni e 8 mesi per Gaspare La Perna, 41 anni (attualmente in carcere a Novara), per l’accusa «uomo di fiducia di Giuseppe Modica», che in primo grado aveva rimediato 10 anni. Riduzione di pena anche per Davide Rattini, 43 anni, milanese, condannato a 9 anni e 32mila euro di multa (lo scorso anno la pena inflitta era di 10 anni e 4mila euro). La Corte torinese ha confermato, infine, i 6 anni e 6 mesi di Michele Rossi, milanese di 37 anni, e i 4 anni per Pierluigi Federici, 47enne novarese e per Vincenzo La Perna di 44 anni. La Corte ha anche rigettato la richiesta di dissequestro di quanto confiscato ai due Modica. I difensori (tra loro Enrico Aina, Antonino Zanghì e Fabrizio Cardinali) hanno chiesto l’assoluzione, contestando, in primo luogo, come già in primo grado, l’associazione a delinquere.

mo.c.


NOVARA - A poco più di un anno dalla sentenza di primo grado, che risale al 26 maggio 2014, processo d’Appello, a Torino, per l’inchiesta “White sugar”, operazione condotta a inizio dello scorso anno dalla Guardia di Finanza, coordinata dalla Direzione Antimafia. Un’inchiesta condotta contro lo spaccio di droga, in particolare cocaina, tra Santo Domingo e l’Italia. Un’attività che, stando alle indagini, aveva come propria base il Novarese, per la precisione Galliate.

Coinvolti nella vicenda diversi novaresi. In secondo grado, processati con rito abbreviato, hanno ottenuto uno sconto di pena. Giuseppe Modica, attualmente in carcere ad Asti e che per la Procura sarebbe stato ai vertici di un’associazione per lo spaccio nelle piazze più importanti del Nord Italia, è stato condannato a 16 anni e 34mila euro di multa (in primo grado aveva rimediato 18 anni e 60mila euro). Rideterminata la pena, ritenuta la continuazione con una sentenza del 2011 della Corte d’Appello di Torino, per Gianluca Modica, 37 anni, in carcere a Torino, che, stando agli inquirenti, dava una mano al padre, rappresentando il suo punto di riferimento principale in Italia. E’ passato da 18 anni a 16 anni e 4 mesi e 34.400 euro di multa. Pena ridotta anche per Francesco Casubolo, 51 anni, reputato dagli inquirenti «stretto collaboratore» dei due Modica. La Corte d’Appello ha ridotto la sua condanna dagli iniziali 15 anni a 11 anni e 4 mesi. Sette anni e 8 mesi per Gaspare La Perna, 41 anni (attualmente in carcere a Novara), per l’accusa «uomo di fiducia di Giuseppe Modica», che in primo grado aveva rimediato 10 anni. Riduzione di pena anche per Davide Rattini, 43 anni, milanese, condannato a 9 anni e 32mila euro di multa (lo scorso anno la pena inflitta era di 10 anni e 4mila euro). La Corte torinese ha confermato, infine, i 6 anni e 6 mesi di Michele Rossi, milanese di 37 anni, e i 4 anni per Pierluigi Federici, 47enne novarese e per Vincenzo La Perna di 44 anni. La Corte ha anche rigettato la richiesta di dissequestro di quanto confiscato ai due Modica. I difensori (tra loro Enrico Aina, Antonino Zanghì e Fabrizio Cardinali) hanno chiesto l’assoluzione, contestando, in primo luogo, come già in primo grado, l’associazione a delinquere.

mo.c.


 

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