Scoperta dalla Finanza frode fiscale per 18milioni di euro

Scoperta dalla Finanza frode fiscale per 18milioni di euro
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NOVARA, I finanzieri della Compagnia della Guardia di Finanza di Novara hanno scoperto una frode fiscale nel settore dell’impiantistica industriale e della carpenteria metallica.Il sistema fraudolento individuato, finalizzato all’ottenimento di un indebito risparmio fiscale e alla creazione di provviste finanziarie occulte, “era basato – spiegano dal comando provinciale attraverso una nota stampa - sull’emissione di centinaia di fatture relative a lavori mai fatti, ovvero realizzati, per un ammontare di gran lunga inferiore agli importi indicati nelle stesse, da parte di società di comodo o cartiere, amministrate da “teste di legno”, per consentire ad altre società, effettivamente operative, di abbattere illecitamente i ricavi realizzati mediante l’utilizzo dei documenti fiscali fasulli”.L’operazione di servizio, denominata Argo dal nome del gas utilizzato per le saldature industriali, trae origine da alcune verifiche fiscali avviate dalle Fiamme Gialle nel mese di ottobre del 2014 nei confronti di altrettante ditte individuali operanti sul territorio novarese ed è stata conclusa nei giorni scorsi. In particolare tali verifiche hanno permesso di accertare, tra l’altro, che alcuni imprenditori, negli stessi periodi in cui emettevano fatture per importi rilevanti in qualità di titolari delle ditte individuali, sono risultati essere lavoratori dipendenti di altre imprese, sempre operanti nel settore della carpenteria metallica, e per giunta, in alcuni casi, destinatarie delle citate fatture. “Il meccanismo criminale scoperto è stato quindi comunicato alla Procura della Repubblica al Tribunale di Novara che ha disposto l’esecuzione di mirate indagini di polizia giudiziaria finalizzate ad approfondire, anche mediante l’esame dei conti correnti delle imprese, i rapporti commerciali, reali e fittizi, in essere tra tutti i soggetti operanti nel particolare settore economico e coinvolti nella frode.
Gli approfondimenti investigativi condotti hanno consentito di appurare il coinvolgimento nel citato meccanismo criminale di 17 imprese operanti nel territorio novarese. Tali attività economiche sono state pertanto tutte sottoposte a verifica fiscale da parte della Fiamme Gialle. Al termine delle attività sono state identificate e denunciate all’autorità giudiziaria le 29 persone resesi responsabili, a vario titolo, delle ipotesi di reato di emissione di fatture per operazioni inesistenti per un ammontare complessivo di 9 milioni di euro; dichiarazione fraudolenta mediante l’utilizzo di fatture false per un importo di 9 milioni di euro; dichiarazione infedele per costi indeducibili pari a 1,6 milioni di euro; omessa dichiarazione annuale dell’I.V.A. per un totale di 1 milione di euro; occultamento e distruzione di scritture contabili; esibizione di atti e documenti falsi. L’operazione Argo rappresenta il frutto delle rinnovate linee strategiche dell’azione del Corpo, volte a rafforzare il contrasto ai fenomeni illeciti più gravi ed insidiosi, ad incrementare ulteriormente la qualità degli interventi ispettivi nonché ad aggredire i patrimoni dei soggetti dediti ad attività criminose.mo.c.

NOVARA, I finanzieri della Compagnia della Guardia di Finanza di Novara hanno scoperto una frode fiscale nel settore dell’impiantistica industriale e della carpenteria metallica.Il sistema fraudolento individuato, finalizzato all’ottenimento di un indebito risparmio fiscale e alla creazione di provviste finanziarie occulte, “era basato – spiegano dal comando provinciale attraverso una nota stampa - sull’emissione di centinaia di fatture relative a lavori mai fatti, ovvero realizzati, per un ammontare di gran lunga inferiore agli importi indicati nelle stesse, da parte di società di comodo o cartiere, amministrate da “teste di legno”, per consentire ad altre società, effettivamente operative, di abbattere illecitamente i ricavi realizzati mediante l’utilizzo dei documenti fiscali fasulli”.L’operazione di servizio, denominata Argo dal nome del gas utilizzato per le saldature industriali, trae origine da alcune verifiche fiscali avviate dalle Fiamme Gialle nel mese di ottobre del 2014 nei confronti di altrettante ditte individuali operanti sul territorio novarese ed è stata conclusa nei giorni scorsi. In particolare tali verifiche hanno permesso di accertare, tra l’altro, che alcuni imprenditori, negli stessi periodi in cui emettevano fatture per importi rilevanti in qualità di titolari delle ditte individuali, sono risultati essere lavoratori dipendenti di altre imprese, sempre operanti nel settore della carpenteria metallica, e per giunta, in alcuni casi, destinatarie delle citate fatture. “Il meccanismo criminale scoperto è stato quindi comunicato alla Procura della Repubblica al Tribunale di Novara che ha disposto l’esecuzione di mirate indagini di polizia giudiziaria finalizzate ad approfondire, anche mediante l’esame dei conti correnti delle imprese, i rapporti commerciali, reali e fittizi, in essere tra tutti i soggetti operanti nel particolare settore economico e coinvolti nella frode.
Gli approfondimenti investigativi condotti hanno consentito di appurare il coinvolgimento nel citato meccanismo criminale di 17 imprese operanti nel territorio novarese. Tali attività economiche sono state pertanto tutte sottoposte a verifica fiscale da parte della Fiamme Gialle. Al termine delle attività sono state identificate e denunciate all’autorità giudiziaria le 29 persone resesi responsabili, a vario titolo, delle ipotesi di reato di emissione di fatture per operazioni inesistenti per un ammontare complessivo di 9 milioni di euro; dichiarazione fraudolenta mediante l’utilizzo di fatture false per un importo di 9 milioni di euro; dichiarazione infedele per costi indeducibili pari a 1,6 milioni di euro; omessa dichiarazione annuale dell’I.V.A. per un totale di 1 milione di euro; occultamento e distruzione di scritture contabili; esibizione di atti e documenti falsi. L’operazione Argo rappresenta il frutto delle rinnovate linee strategiche dell’azione del Corpo, volte a rafforzare il contrasto ai fenomeni illeciti più gravi ed insidiosi, ad incrementare ulteriormente la qualità degli interventi ispettivi nonché ad aggredire i patrimoni dei soggetti dediti ad attività criminose.mo.c.

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