Il caso

Segregata a Trecate riuscì a fuggire: ora va a processo la zia

A processo ci sono ora tre persone, tra cui la zia della presunta vittima

Segregata a Trecate riuscì a fuggire: ora va a processo la zia
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Segregata a Trecate dalla zia: è questa l'accusa che sarà discussa nel corso del processo iniziato nei giorni scorsi al tribunale di Novara.

Maltrattamenti su una tredicenne

Accusati di aver maltrattato una ragazzina all’epoca tredicenne, tre persone tra cui la zia della presunta vittima sono a processo al tribunale di Novara. Nei loro confronti la pm Silvia Baglivo ha chiesto pene variabili tra i 12 e gli 8 anni, per complessivi 30 anni.

I fatti ricostruiti nel corso delle indagini

Secondo l’accusa nel 2016 la giovane, originaria del Salvador, sarebbe stata segregata a casa della parente, a Trecate dov’era ospite, subendo a quanto parrebbe minacce e abusi da parte del convivente della zia e di un cugino. Una sorta di casa-prigione dalla quale era riuscita a scappare. Diversa la versione degli imputati, nei confronti dei quali il loro legale, Giuliano Prelli, ha chiesto l’assoluzione.

Chiesto un risarcimento di 25 mila euro

In aula al tribunale di Novara, la scorsa settimana, hanno parlato i testimoni e la stessa ragazza, oggi 19enne, che si è costituita parte civile con l’avvocato Carla Naldi, chiedendo un risarcimento di 25 mila euro.

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