Sequestrarono e picchiarono un uomo: due castellettesi a sentenza a gennaio
L'accusa per i due è di tentato omicidio

Sequestrarono e picchiarono un professionista accusato di aver incassato del denaro senza portare a termine il lavoro corrispondente.
Sequestrarono e picchiarono un artigiano: a processo
E’ prevista a gennaio 2021, salvi imprevisti, la sentenza nei confronti dei castellettesi Umberto Previtali e della moglie Franca Benzoni, rispettivamente di 52 e 40 anni, accusati (con altri) a vario titolo di tentato omicidio, rapina e sequestro di persona. Entrambi hanno chiesto, tramite i loro legali, il patteggiamento: 5 anni lui, 3 anni e 4 mesi lei.
I fatti
La coppia del Novarese era stata arrestata a maggio scorso per un fatto accaduto il 28 settembre 2019. Secondo la ricostruzione della procura di Monza, quella sera Previtali e Benzoni - insieme a due nordafricani e una donna, anche loro a processo, indagati in concorso - avrebbero sequestrato e picchiato un artigiano di Lentate (Como) che, a loro dire, dopo aver intascato 500 euro di caparra non aveva portato a termine la parete in legno pattuita tempo prima. Sempre secondo l’accusa, il malcapitato sarebbe stato attirato nel parcheggio di un centro commerciale con un presunto inganno, ovvero la proposta, così parrebbe, di un secondo lavoro. Le indagini erano state condotte dai carabinieri. L’artigiano, finito all’ospedale sanguinante e con lesioni giudicate guaribili dai medici in 35 giorni, sarebbe stato picchiato anche con una chiave in ferro utilizzata per il montaggio e lo smontaggio dei bulloni delle ruote delle auto e sarebbe stato caricato contro il suo volere su una macchina, dopo essere stato tenuto al guinzaglio con una cintura. Un fatto abbastanza cruento che aveva destato scalpore e curiosità in provincia di Novara e non soltanto. Ora, dopo la richiesta di patteggiamento, la parola passa al giudice.